Aveva una perforazione gastrica, non un semplice problema di stitichezza. Ma il dottore si limitò a prescriverle “alimentazione con fibre vegetali e idratazione adeguata” e a rimandarla a casa: la mattina dopo la paziente era già morta. Il medico di turno le fece fare una radiografia, ma poi – secondo la Procura – non ebbe la pazienza di aspettare il referto di radiologia: diede uno sguardo alle lastre e la rimandò a casa nel giro un’ora. Quando il responso arrivò, con firma del radiologo che segnalava la necessità di una Tac, era ormai tardi perché la paziente era stata dimessa né venne ricontattata.
CronacaErrori medici incredibili in Lombardia: dal braccio amputato al ginocchio sbagliato (fino alla morte)