La febbre Oropouche è una delle arbovirosi più diffuse in Sudamerica. A causarla è il virus Oropouche (Orov), che è stato scoperto nel 1955 nel sangue di un forestale di Trinidad e Tobago. Sia l'infezione, che si trasmette attraverso la puntura di un insetto vettore e si manifesta dopo un intervallo di tempo tra i tre e gli otto giorni, che i sintomi sono simili a quelli di altre malattie tropicali virali come la Dengue, la Zika, la Chikungunya: febbre molto alta (oltre i 39°C), mal di testa con dolore retrorbitale e fotofobia, malessere, dolori articolari e muscolari, rash cutaneo, nausea e vomito.
Nel 60% dei casi, dopo una prima fase acuta, i sintomi si ripresentano in forma meno grave a due-dieci giorni dalla loro prima comparsa (ma a volte anche dopo un mese). Solo in casi rari la malattia sviluppa complicanze gravi, arrivando a interessare il sistema nervoso centrale e dando luogo a meningiti od encefaliti.