ENRICO CAMANZI
Cronaca

Funghi "traditori": simili a quelli commestibili, ma velenosi. Come riconoscerli e cosa provocano

Attenzione a quello che raccogliete fra boschi e prati, rischiate - se va bene - forti dolori allo stomaco e nausea. Se non siete sicuri della bontà del vostro "bottino", portatelo a controllare negli sportelli delle Ats.

RACCOLTA-FUNGHI

Raccolta di funghi (Archivio)

Milano, 1 novembre 2024 - In inglese esistono i "false friends": termini in lingua di Albione simili a parole italiane ma che, in realtà, hanno significati ben diversi. Un concetto analogo può essere riportato al mondo dei funghi. Nei boschi della Lombardia, infatti, si nascondono numerose specie tossiche le cui fattezze sono del tutto somiglianti a quelle di esemplari prelibati o, comunque, commestibili.

Occorre, quindi, stare molto attenti e imparare a distinguere i funghi buoni da quelli velenosi. E se si hanno dubbi è assolutamente necessario portare il proprio raccolto di giornata agli sportelli attivi presso le sedi Ats, in cui esperti ispettori effettueranno i controlli sulla bontà di porcini e simili.

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