Arnaldo Liguori
Arnaldo Liguori
Cronaca

Furti in casa, le 5 tecniche più usate dai ladri e i consigli dei carabinieri: cosa non bisogna mai fare

Dalle “bande dei passe-partout” ai “ladri d’altura” fino alle rapine violente. In Lombardia si commettono 31.500 furti in abitazione all’anno: ecco qualche buona pratica per difendersi

I furti in abitazione sono in diminuzione, ma rappresentano anche uno dei reati più diffusi

Milano – La porta forzata, gli armadi e i cassetti aperti, financo i muri spaccati: tutto è alla rinfusa. Chi subisce un furto in casa sente la propria intimità violata e un senso di insicurezza pervadere le mura familiari. Benché questo tipo di reati siano in calo, nel 2023 in Lombardia sono stati denunciati quasi 31.500 furti in abitazione, di cui quasi un terzo commessi a Milano (9.356, per la precisione). 

Ma il capoluogo con l’incidente più alta – e quindi meta preferita dei malviventi – è Lodi, con 5,2 furti in casa ogni 100.000 abitanti. Seguono (5,2), Pavia (4,6), Mantova (4,2), Bergamo (3,8), Cremona (3,7), Como (3,5), Monza (3,3), Milano (3,1), Brescia (2,7) e Varese (2,4). Sono invece territori di caccia meno frequentati dai ladri le province di Lecco (1,8 furti ogni 100.000 abitanti), Sondrio (1,7) e Monza (0,9). 

Ma come difendersi? Cosa fare e, soprattutto, cosa non fare in caso di furto? Per rispondere a queste domande, l’Arma dei Carabinieri ha pubblicato un ottimo manualetto dal titolo “Giù le mani”, scritto da Stefano Totaro. Qui riportiamo alcuni dei consigli contenuti nel libro. 

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