
Nuovo limite dei PFAS nell’acqua potabile: le 4 città della Lombardia contaminate
L’ultima delle quattro città in cui l’analisi di Greenpeace ha rilevato valori di PFAS superiori a quelle previste dal nuovo disegno di legge del Governo è Brugherio, un comune di circa 35 mila abitanti in provincia di Monza e Brianza. Qui i valori complessivi di PFAS sono pari a 25 nanogrammi per litro, mentre quelli dei più cancerogeni PFOA sono 2,1 nanogrammi.
Anche questa zona, fa parte di quella in cui l’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Lombardia ha trovato valori fuori norma anche nelle acque sotterranee di alcuni pozzi della provincia dove “si concentrano i campioni con il maggior numero di congeneri, che in taluni casi portano ad una sommatoria PFAS superiore ai 100 nanogrammi per litro”.
Brianzacque, gestore del Servizio Idrico Integrato per la Provincia di Monza e Brianza, ci tiene però a precisare che l’acqua quotidianamente erogata ai cittadini è sicura e di ottima qualità. Il livello di attenzione che Brianzacque pone sulla qualità dell’acqua è massimo. Entrando nello specifico della tematica PFAS, gli esiti analitici di tutti i campionamenti, effettuati ad oggi, hanno evidenziato sempre il rispetto dei valori di parametro previsti dalla normativa vigente per l’acqua immessa in rete ovvero l’acqua che sgorga dai rubinetti dei cittadini brianzoli.
Il piano dei controlli interno che Brianzacque ha programmato per il 2025, include per i composti PFAS tutta la rete dei punti di campionamento Brianzacque, costituita da più di 800 punti di monitoraggio distribuiti su tutto il territorio brianzolo a copertura di tutti i prelievi da falda e immissioni in rete di distribuzione di acquedotto. La periodicità delle analisi per ciascuno degli 800 punti sopra richiamati è programmata su base annuale con frequenza almeno semestrale. I prelievi sono eseguiti da punti di campionamento specificatamente progettati costituiti da semplici rubinetti e lavandini protetti dagli agenti atmosferici per garantire la rappresentatività del campione da analizzare in laboratorio interno Brianzacque. Il monitoraggio dei PFAS a cura del laboratorio Brianzacque inizia nel 2021 e in nessun caso si è mai riscontrato il superamento dei valori di parametro previsti dalla normativa vigente per l’acqua destinata al consumo umano.
In relazione ai limiti, cui fa riferimento l'articolo, che potrebbero essere introdotti con il nuovo Disegno di Legge, ad oggi in discussione presso la Camera dei Deputati, Brianzacque evidenzia, quindi, che gli attuali sistemi di trattamento dell’acqua distribuita rappresentano una barriera efficace nella rimozione di microinquinanti dall’acqua, PFAS inclusi. Infine, Brianzacque si sta dotando, secondo i più recenti dettami normativi, di Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plan) finalizzati a garantire la qualità e continuità dell’acqua erogata alla cittadinanza. Pertanto, non si evidenzia alcun allarme per i consumatori di acqua distribuita mediante il pubblico acquedotto dei comuni brianzoli.