Arnaldo Liguori
Cronaca

La truffa dello specchietto

Una classica modalità che fa vittime soprattutto tra le donne

Le 6 truffe più usate per strada, dal trucco degli spiccioli all’idraulico Berselli: come difendersi

Quella dello specchietto è una delle truffe più classiche e benché molti la conoscano è di quella di quelle più efficaci: funziona quasi sempre, c’è sempre qualcuno che ci casca. La vittima è in auto e all’improvviso sente un botto, un rumore sulla carrozzeria, poi passa un’altra auto che gli chiede di accostarsi. Scende il conducente e attacca: “Non vedi? Mi hai rotto lo specchietto, sei passato troppo vicino” (in realtà se lo è rotto da solo pochi minuti prima). L’uomo – quasi sempre è un uomo – avanza subito una richiesta di risarcimento. Non conviene con l’assicurazione perché, dice, dopo aumenta la polizza: “Mi accontento di 50 euro”. La vittima a quel punto vuole farla finita e spesso li lascia 50 euro. Se solo avesse detto “Ok, ho fatto danno, meglio chiamare i vigili”, avrebbe visto il truffatore fuggire a gambe levate.

Uno schema simile è quello del finto tamponamento. L'automobilista ignaro, in fase di manovra in un parcheggio, sente un colpo all'auto, causato con arte dal malfattore, che subito dopo raggiunge il guidatore accusandolo di avergli tamponato l’auto e ammaccato la carrozzeria. Questa modalità che fa vittime, in particolare, tra le donne.

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