REDAZIONE CRONACA

Curato e guarito, torna in libertà il rarissimo sciacallo dorato

In Italia solo un centinaio di esemplari. Era stato investo da un'auto

Lo sciacallo dorato avvistato in val Brembana

Lo sciacallo dorato avvistato in val Brembana

Udine, 15 aprile 2021 - Soccorso, dopo essere stato travolto d'auto, curato e ora Sergio, così è stato chiamato, un raro sciacallo dorato è tornato libero. I suoi movimenti sono monitorati da un radiocollare.  Dopo i primi i giorni di libertà è apparso in buona salute e ogni notte si muove per diversi chilometri sull'altopiano carsico. Sergio è il terzo sciacallo soccorso in Italia, il secondo curato e rilasciato dopo una convalescenza al Centro di recupero dell'Ateneo friulano.

Il primo era stato Alberto, anche lui recuperato dai soccorritori dopo essere stato investito. Alberto ancora vive tra la Val Resia e il Canal del Ferro. Il collare di cui era stato dotato ha permesso di studiare i suoi movimenti lungo il Tagliamento, il Fella e le zone prealpine circostanti. "Ad oggi - ricordano Stefano Filacorda, coordinatore dei progetti di ricerca sulla fauna selvatica dell'Universita' di Udine, e Stefano Pesaro, responsabile veterinario del Centro di recupero dello stesso ateneo - la causa di maggior mortalità per questa rara specie in Italia è legata a incidenti stradali. Solo nel 2021 in Friuli Venezia Giulia ha portato alla morte ben 6 sciacalli dorati, con una popolazione sul territorio italiano di poche centinaia di individui ".

 Lo sciacallo dorato  si chiama così per  il colore del manto, che a seconda della stagione cambia da crema a fulvo ed è striato di scuro. Ha la stazza  di un cane di taglia media mentre rispetto al lupo è più piccolo e più slanciato, ha il muso più stretto e più appuntito, la coda è meno lunga ma è folta