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Sciopero del 1 maggio Trenitalia e Trenord, treni a rischio: orari e fasce garantite

Lo scioperò durerà 24 ore ed essendo in un giorno festivo la circolazione di nessun convoglio è assicurata: come informarsi

I treni Donizetti del trasporto ferroviario locale di Trenord

Per la Festa dei lavoratori, il primo maggio, l’Unione sindacale italiana (Usi) ha proclamato uno sciopero generale del trasporto ferroviario. Lo sciopero sarà dalle 21.00 di domenica 30 aprile alle 21.00 di lunedì 1 maggio. A rischio la circolazione dei convogli Trenitalia e Trenord, già ridotti in quanto si tratta di una giornata festiva.

Non è coinvolto il trasporto pubblico locale, che tuttavia è interessato dallo sciopero proclamato per il 2 maggio dal sindacato Coinfail Faisa e che, a Milano, interesserà metropolitane, bus e tram dell’Azienda trasporti milanesi (Atm).

Adesione e fasce garantite

Il numero di treni che si fermeranno dipenderà molto dall’adesione dei lavoratori. L’Unione sindacale italiana è un sindacato minore e in passato i disagi sono stati piuttosto limitati. Prima di mettersi in viaggio è consigliabile comunque informarsi sulla circolazione del treno che si intende prendere tramite i siti di Trenitalia e Trenord oppure chiamando il numero verde gratuito 800 89 20 21.

in quanto giorno festivo, tuttavia, non ci sono fasce orarie garantite (cioè quelle che usualmente vanno dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 18.00 alle 21.00). Trenitalia permette di controllare i servizi minimi garantiti su questo sito.

Le ragioni dello sciopero

La protesta, ha dichiarato il sindacato, è “contro ogni forma di lavoro non essenziale nella giornata del primo maggio; contro ogni forma di lavoro non essenziale nelle giornate festive e contro ogni forma di sfruttamento e ricatto lavorativo nei confronti di ogni lavoratore”. Si sciopera anche “per la riduzione generalizzata dell'orario di lavoro e della vita lavorativa, aumenti salariali adeguati all'aumento del costo della vita, la parità dei diritti tra tutti i lavoratori senza discriminazione di nazionalità e genere”.