FEDERICA PACELLA
Cronaca

Scuole più fragili in Lombardia: record di crolli e cedimenti

Nove casi in un anno, il numero più alto in Italia. A Bergamo l’episodio più grave: una finestra ha colpito due studenti. Tra le cause la manutenzione carente

Il crollo di un controsoffitto in una scuola lombarda

Il crollo del controsoffitto in una scuola lombarda In provincia di Milano da settembre 2023 si sono contati sei casi di cedimenti

Milano, 1 ottobre 2024 – Controsoffitti che si staccano, cornicioni che quasi investono due ragazzi, pezzi che cadono dal soffitto. Da settembre 2023 a settembre 2024 sono stati 9 gli episodi di crolli in aule ed edifici scolastici in Lombardia, di cui 6 tra Milano e provincia, e un episodio rispettivamente nel Cremonese, nella Bergamasca e nella provincia di Lecco.

Si tratta del numero più elevato in Italia, secondo l’analisi fatta da Cittadinanzattiva, nel XXII rapporto dell’osservatorio civico sulla sicurezza a scuola. L’anno è stato, in realtà, tra i peggiori, con 69 crolli in tutta Italia, numero mai raggiunto negli ultimi sette anni, che hanno provocato ingenti disagi e paura agli studenti e alle loro famiglie. Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici e dei materiali con cui sono stati costruiti, nell’assenza o carenza di manutenzione, nella riduzione degli investimenti relativi a indagini e interventi su controsoffitti, solai, tetti, nella mancanza di tempestività nell’intervenire.

Tra i casi più gravi, quello di Bergamo, il 4 giugno scorso dove, in una scuola media, una finestra è caduta addosso a due dodicenni. Ma i problemi strutturali delle scuole sono anche altri. In Lombardia, il 45,95% degli edifici non è in possesso della certificazione di agibilità: si tratta di 2.607 plessi, a cui si aggiungono 48 con certificazione parziale ed 80 di cui il dato non è noto.

Incendi

Non va meglio sul fronte della prevenzione incendi. La fotografia di Cittadinanzattiva parla di un 49,84% (circa la metà) di edifici senza certificazione di questo tipo (2.831 istituti), e di un 27,7% senza collaudo statico.

Barriere 

E poi ci sono le barriere architettoniche: qui, i dati rielaborati da OpenPolis evidenziano come presentino barriere fisico/strutturali circa il 55% delle scuole bresciane, il 43,5% delle bergamasche, il 65% della provincia di Lecco, il 62% in quella di Como, il 51,3% della provincia di Sondrio. Quasi tutte sono dotate di impianto di riscaldamento, ma poche usano fonti sostenibili: solo il 2,3% delle scuole lombarde ha un impianto solare termico.

Impianti

Anche riguardo ai sistemi di condizionamento e ventilazione, nonostante le promesse fatte durante e immediatamente dopo il Covid, la percentuale della loro presenza nelle scuole è davvero irrisoria, 6,4%, in linea con la media nazionale del 6%.

Rispetto alla quattro zone sismiche secondo cui è stato classificato il territorio, gli edifici scolastici in zona sismica sono 5.662, di cui 372 in zona 2 (la più alta per la Lombardia). Di questi, 112 hanno avuto interventi di adeguamento sismico (1,9%), 106 miglioramento sismico, 369 è stato progettato secondo la normativa antisismica. I dati mostrano quanto occorra ancora investire su questo fronte.