SONIA RONCONI
Cronaca

Seregno, sparatoria in stile mafioso: l’ipotesi di una terza auto coinvolta

Le indagini sull’agguato a Mario Romeo in pieno giorno: esplosi decine di colpi di arma da fuoco

L'auto di Mario Romeo dopo la sparatoria

Seregno (Monza) – I residenti del quartiere di Santa Valeria di Seregno sono ancora sotto choc per la sparatoria stile far west che ha sconvolto la cittadina brianzola nella mattinata di martedì 11 luglio. Decine di colpi di arma da fuoco esplosi in pieno giorno da un commando a bordo di un furgone.

Il sangue del 56enne, Mario Romeo colpito alla schiena mentre cercava una via di fuga lungo la via Wagner a bordo della sua Fiat Punto. Con lui a bordo altre due persone, forse i due figli. Uno dei due a causa dell’urto contro un furgone della frutta ha riportato qualche escoriazione.

La domanda alla quale ora si cerca di dare una risposta è come il ferito sia riuscito a raggiungere  l’ospedale di Desio. O meglio, chi lo ha accompagnato? Era ferito, per terra una macchia di sangue. Quando ambulanze e carabinieri sono arrivati a sirene spiegate però c’era solo la Fiat Punto schiantata. Del 56enne, residente al Crocione, uno dei quartieri difficili della città, nessuna traccia.

Il sospetto è che ci fosse qualcun altro durante la sparatoria, o subito dopo, che poi lo ha caricato in auto. Quello che è certo è che il 56enne è arrivato al pronto soccorso di Desio accompagnato da qualcuno con un auto privata. All’ospedale è stato poi operato per estrarre i proiettili i due proiettili che lo avevano raggiunto alla schiena.