REDAZIONE CRONACA

Aggressioni ai sanitari, nel 2024 in Lombardia 5.690 casi. La ricetta della Regione: “Pulsanti negli ospedali e body cam agli operatori”

Nella Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari, l’assessore al Welfare Guido Bertolaso e quello alla Sicurezza Romano La Russa hanno fatto il punto. In un anno il 17,7% degli episodi in più, ma “è aumentata la sensibilità”

Oggi è la Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari.

Oggi è la Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari.

Milano, 12 marzo 2025 – Nel 2024 si sono verificati, solo in Lombardia, 5.690 episodi di aggressioni e violenze contro gli operatori sanitari. Il 17,7% in più rispetto al 2023, quando erano stati 4.836. I dati sono stati forniti, dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari. Quella delle aggressioni a medici e infermieri è una "situazione che purtroppo continua a interessare anche il nostro sistema sanitario regionale. Con l'assessore alla Sicurezza Romano La Russa siamo sempre impegnati a limitare la violenza verso i sanitari e chi lavora nel comparto, mettendo in piedi interventi finalizzati a tutelare al meglio nostro personale". L’aumento segnalato da Bertolaso è influenzato anche da "una sensibilità verso queste tematiche che è accresciuta, stiamo sensibilizzando il personale a denunciare".

I numeri

Gli aggrediti sono soprattutto infermieri (pari a 60,3, stabile rispetto al 2023), poi i medici con un aumento del 21,8%. Le aggressioni sono soprattutto di carattere verbale, un terzo quelle fisiche. C'è un calo invece degli eventi al pronto soccorso, da sempre i punti più caldi, ma nelle aree di degenza si è registrato un leggero aumento, come anche negli ambulatori.

Come prevenire le violenze

Pulsanti anti aggressione, installati in 26 ospedali, e polizia nei pronto soccorso gli strumenti adottati da Regione. "Ma ancora in troppe strutture sanitarie non è garantita la presenza fissa di forze dell'ordine - ha spiegato Bertolaso -. È un problema che con La Russa abbiamo più volte segnalato alla prefettura e al ministero dell'Interno. Ma c'è stato comunque un netto miglioramento rispetto al 2023, quasi il 70%. Vogliamo raggiungere l'obiettivo di avere una presenza in tutte le strutture ospedaliere che sia attivo 24 ore su 24. L'orario notturno soprattutto è quello che ci preoccupa maggiormente". In più è in corso una sperimentazione a Pavia e al Papa Giovanni di Bergamo di un orologio che ha la stessa funzione del pulsante ma più rapido.

"Combattiamo questa battaglia”

"Insieme stiamo combattendo questa battaglia, incomprensibile che ci siano persone che aggrediscano chi è lì per aiutarle – ha commentato La Russa –. Un fenomeno che non fa onore alla nostra società. Ma per fortuna abbiamo degli eroi in trincea. Regione Lombardia si impegna quotidianamente, siamo in prima fila nel promuovere una cultura nelle famiglie e tra i giovani che condanni la violenza verso i lavoratori della sanità. Ma anche del volontariato. Sono reati in continua crescita dal punto di vista della gravità delle aggressioni".

"Da dicembre - ha proseguito - gli assessorati alla Sicurezza e al Welfare hanno approvato un documento di indirizzo per la prevenzione e la gestione degli atti di violenza in cui sono previsti anche interventi strutturali negli ospedali. Anche le bodycam sono in primissima fila, il nostro assessorato le ha acquistate dopo lunghe battaglie con il ministero, in particolare per gli operatori dei mezzi di soccorso. A maggio 2024 è iniziata la distribuzione con Areu e stiamo cercando di distribuirle a tutti gli operatori. A oggi sono circa 500 quelle che abbiamo distribuito negli ultimi mesi e contiamo di distribuirle tutte entro la fine dell'anno”.