Arcore (Monza) - Sta arrivando a casa Silvio Berlusconi. E questa volta riposerà per sempre ad Arcore.
L’ultimo viaggio lo ha compiuto da solo con Marta Fascina, lungo la strada che attraversa le campagne fra Valenza Po e Arcore. Gli altri familiari si erano già allontanati. Conclusa la cremazione, le ceneri del Cavaliere sono uscite dai cancelli su un carro funebre, seguito da una berlina scura a bordo della quale sedeva, sola, l’ultima compagna di vita del fondatore di Forza Italia.
Tappa finale di quello che è apparso quasi come un piccolo Giro d’Italia. La gente ai lati della strada, gruppetti con bandiere e cartelli che urlavano al passaggio del feretro: “Silvio, Silvio”. Erano passate da poco le 16 quando il piccolo corteo si è mosso in direzione della Brianza. Tutto era cominciato alle 9.30, sotto un sole già caldo. I carabinieri a fare ala, gli obiettivi puntati. La bara era uscita dal cortile d’onore di Villa San Martino, seguita dalle vetture dei figli. E poi ancora Marta, il fratello Paolo. Un percorso di circa un ora e mezza per raggiungere il tempio crematorio ‘Panta Rei’. “Tutto scorre”, ammonisce lo stesso nome della nuova meta dell’ex premier.
Prima del ritorno a casa nel sacrario di famiglia, c’è ancora il tempo per un altro bagno di folla. Non possiamo “lasciarlo partire senza un saluto”, dicono quelli che lo vedono passare rapido davanti alla dimora. Dopo i 15mila dei funerali di Stato in Duomo, ancora striscioni. “Buon viaggio Presidente”, augura la scritta in mezzo alle sciarpe del Milan e del Monza, ai peluche, ai cuori portati di prima mattina nel prato davanti alla siepe della villa.
Gesti d’affetto e onori che si ripetono anche a Valenza Po. Qui, più di 200 persone lo hanno accolto. Alla testa del gruppo radunato davanti al centro funebre il sindaco della cittadina Maurizio Oddone. Non mancano gli ultras della squadra locale: “Silvio è un onore averti in città. Rip”, recita la loro scritta. Sulla porte d’ingresso un cartello di Forza Italia Valenza che “saluta il suo grande e indimenticabile presidente”. Solo i maggiorenti del partito, guidati dall’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, varcano l’area transennata per stare vicino al loro leader. Non è ancora mezzogiorno quando tutto comincia. E perché le operazioni terminino bisogna attendere che passino quattro ore. Alle 12.30 i primi ad allontanarsi sono Paolo Berlusconi e il figlio Luigi. Marta rimane, per scortarlo a casa.
Le ceneri del presidente saranno accanto a quelle di mamma Rosa Bassi, di papà Luigi e della sorella Maria Antonietta. Una volontà che Berlusconi aveva espresso da tempo e per questo aveva traslato le urne con le spoglie dei parenti dal cimitero monumentale di Milano fino al sepolcro della residenza alle porte di Monza, che con questa scelta non potrà che restare il fulcro della dinastia. Cinquant’anni di un legame nato con l’acquisto nel 1973 ai tempi dell’Edilnord e delle città-giardino, come Milano 2, e continuato nell’era della tivù commerciale, del Milan e della politica. Un legame che proseguirà, perché Silvio Berlusconi riposerà per sempre qui.