Dopo l’allarme smog in Lombardia e in particolare a Milano, che, secondo il sito svizzero IQAir, è nella top ten delle città più inquinate al mondo, scattano i divieti previsti in caso di sforamento dei limiti di Pm10 e arrivano le raccomandazioni degli esperti per evitare, soprattutto ai più fragili, lunghe esposizioni in aree particolarmente inquinate. Cautela dunque per le corse nei parchi cittadini e gli spostamenti in bicicletta, che in presenza di livelli elevati di smog, non rappresentano un toccasana per la salute, come sottolinea Carlo Vancheri, docente di Malattie respiratorie all'università di Catania, già presidente della Società italiana di pneumologia (Sip). "Non si deve fare allarmismo – avverte lo pneumologo – , ma sono utili comportamenti adeguati, ovviamente diversi a seconda del grado di vulnerabilità delle persone, perché l'impatto dell'inquinamento non è uguale per tutti. Dobbiamo fare distinzione tra chi è sano e chi soffre di patologie respiratorie croniche, per chi è asmatico, anziano e per i bambini”. L’esperto suggerisce una sorta di decalogo per proteggere soprattutto i più fragili dallo smog:
- Evitare di fare sport all'aperto nelle ore di punta, quando l'aria è più inquinata
- Per chi si sposta in bicicletta può essere d'aiuto indossare mascherine Ffp2
- Non portare i bambini al parco nelle ore e nelle aree a maggior rischio smog
- Portare i bambini in gita fuori città nel weekend
- Evitare di uscire nelle ore in cui c'è maggiore concentrazione di inquinanti
- Limitare le uscite all’aperto in città per ridurre il più possibile l'esposizione
- Concentrare le attività all’aperto il sabato e la domenica
- Particolare attenzione va tenuta per i bambini, che sono più bassi e quindi respirano di più l'aria inquinata. Meglio scegliere quindi di farli uscire in zone dove il traffico automobilistico è minore
Se questi sono i consigli per i soggetti fragili, sicuramente la prevenzione giova anche a chi sta bene. Per questo Vancheri consiglia di fare attività fisica all'aperto nelle ore del primo mattino, quando c'è meno traffico automobilistico e vengono meno usati i riscaldamenti. “Le persone sane non devono allarmarsi per esposizioni di pochi giorni – tranquillizza Vancheri – ma quelle più vulnerabili rispetto alle patologie respiratorie devono proteggersi particolarmente e stare a casa il più possibile perché la loro malattia può peggiorare".