Le zone in cui gli obiettivi ambientali sono più difficilmente raggiungibili per specifiche condizioni climatiche o orografiche, avranno la facoltà di chiedere una deroga di 10 anni per raggiungerli. È quanto prevede l'accordo provvisorio sulla direttiva dell'aria europea raggiunto dalle istituzioni Ue, accordo che dovrà comunque essere confermato. L’accordo, in cui rientra anche il bacino padano, arriva nei giorni in cui la qualità dell’aria in Lombardia è tra le peggiori non solo in Italia ma addirittura nel mondo intero, secondo le rilevazioni del sito svizzero IQAir che mette Milano nella top ten delle città più inquinate.
Fidanza: “Evitata la desertificazione industriale”
“Senza questa deroga che il governo italiano è riuscito a ottenere - ha rivendicato il capo delegazione di Fdi al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza – le conseguenze per le Regioni del bacino padano avrebbero portato alla desertificazione agricola e industriale. Una follia evitata grazie al lavoro del governo Meloni e delle Regioni interessate su cui dovremo continuare a lavorare dal 10 giugno in poi, quando potremo finalmente far prevalere un approccio meno ideologico alla transizione ecologica, che dovrà tenere insieme la sostenibilità ambientale e la salute dei cittadini con la competitività delle nostre imprese”.
Majorino: “Alibi per il negazionismo della destra”
“Fidanza rivendica un risultato che è terrificante per la Lombardia, perché dà l’alibi alla giunta Fontana per continuare sulla strada del negazionismo e dell’immobilismo di fronte al problema dell'inquinamento – replica il capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia Pierfrancesco Majorino –. La realtà è che la destra a livello lombardo nazionale ed europeo sta lavorando per impedire qualsiasi politica di innovazione e transizione ecologica”.