Chiedevano grosse somme di denaro (fino a 4mila euro a persona) per sostenere (e quindi passare) il test teorico della patente al posto di cittadini stranieri, soprattutto indiani, pakistani ed egiziani.
La presunta organizzazione è stata però smantellata dalla polizia stradale di Bergamo, che oggi ha eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare - tre in carcere e 12 ai domiciliari - per reati che vanno dalla sostituzione di persona alla falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull'identità, dalla contraffazione dei documenti di identità e del permesso di soggiorno alla falsificazione ideologica delle attestazioni nelle relazioni mediche ai fini del rilascio della patente di guida.
L'operazione ha impegnato 45 operatori della polizia stradale di Bergamo, coadiuvati da personale del Compartimento polizia stradale di Milano e delle sezioni di polizia stradale di Brescia, Lecco, Lodi e Parma. Individuati e denunciati oltre quaranta candidati al conseguimento della patente di guida che avevano superato il test teorico con l’inganno.
L'indagine è durata mesi, con appostamenti e pedinamenti. Nella presunta organizzazione ognuno ricopriva precisi compiti e ruoli (organizzatore, suggeritore, esperto informatico, falsario, collaboratori, procacciatori di clienti e promotori). Per far ottenere la patente soprattutto a stranieri, gli esami erano svolti da altre persone, preparate nella materia e muniti di documenti falsi.
Spesso erano usate videocamere nascoste nei vestiti, microfoni e auricolari senza fili. Nell'indagine è stata anche sequestrata a scopo preventivo la somma di centomila euro. La banda, oltre che a Bergamo, ha operato anche a Brescia, Lodi, Lecco, Arezzo, Como, Treviso, Firenze, Novara, Sondrio, Varese e Milano.