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Covid Spagna: quasi 10mila contagi, sale incidenza. Cosa sta succendendo

Le zone più colpite sono Navarra, Paesi Baschi e Aragona. Valencia: superati mille casi giornalieri per la prima volta da fine agosto. Vaccinato a ciclo completo 89% popolazione under 12

Coronavirus, Spagna (Ansa)

Madrid - Non solo l'Italia. Anche la Spagna si trova a fronteggiare una nuova fiammata di contagi Covid-19. Nella penisola iberica, come del resto nel Belpaese, la curva del contagio è in crescita ma i numeri restano ben lontani da quelle di altri stati dell'Est Europa, duramente colpiti dalla quarta ondata. Il ministero della Salute spagnolo ha confermato 9.798 nuovi contagi e 43 morti per complicanze legate al coronavirus nelle ultime 24 ore. Inoltre sale a 82 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni l'incidenza del Covid-19 in Spagna. La comunità con il più alto tasso di casi è quella di Navarra, seguita dai Paesi Baschi e dalla Aragona. A essere maggiormente contagiati sono ora i bambini che hanno meno di 11 anni e per i quali non sono ancora stati autorizzati i vaccini. In ospedale sono ricoverati per Covid 2.180 pazienti, 234 in più rispetto a venerdì.  El Paìs segnala il caso della comunità valenciana, dove sono stati superati i mille contagi da Covid per la prima volta dal 30 agosto. Si tratta di 1.164 casi, come riferito dal ministero della Salute, e un morto. Rispetto a lunedì scorso sono stati registrati 315 casi in più.

L'incidenza su 14 giorni dei casi di Covid in Spagna è aumentata di oltre 10 punti da venerdì, quando erano stati pubblicati gli ultimi dati del Ministero della Sanità prima di quelli odierni: da 71,5 contagi ogni 100.000 abitanti si passa così a 82. Secondo i calcoli dell'agenzia di stampa Efe, i casi sono aumentati del 40% circa da inizio novembre. Gli indicatori riguardanti la situazione degli ospedali rimangono sotto la soglia di rischio: l'occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid è dell'1,77% nei reparti ordinari e del 4,68% nelle terapie intensive (in aumento di circa dello 0,2% e e dello 0,37% rispettivamente). Il tasso di positività passa invece dal 3,51% al 3,89%. Le fasce d'età`nelle quali si registrano più contagi sono quelle dei minori di 12 anni e quella delle persone tra i 40 e i 49 anni.

Come riportato dall'Ecdc nel rapporto settimanale sulle malattie infettive, riferito alla settimana dell'1-7 novembre nell'Ue la situazione epidemiologica per quanto riguarda la Covid-19 è "estremamente preoccupante" in 10 Paesi, cioè Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia e Slovenia. .n altri 13 Paesi (Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Romania e Slovacchia; sono compresi anche i Paesi non Ue del See, lo Spazio Economico Europeo) la situazione è "molto preoccupante", mentre in altri tre (Cipro, Francia e Portogallo) è "moderatamente preoccupante".  La Spagna - insieme a Italia, Malta e Svezia - rientra nella fascia "poco preoccupante". Rispetto alla settimana precedente, 4 Paesi (Belgio, Finlandia, Liechtenstein e Polonia) sono peggiorati, mentre cinque sono migliorati (Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania e Svezia). Gli altri 21 Paesi sono rimasti nella stessa categoria.

Italia e Spagna sono tra le nazioni con la più alta copertura vaccinale. In Spagna la percentuale di popolazione over 12 totalmente vaccinata è dell'89% (il 79% della popolazione complessiva). Oggi è iniziata ufficialmente la campagna di seconde dosi per i quasi due milioni di persone a cui era stato somministrato il monodose di Johnson & Johnson. In Italia 84,18 % della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale primario.