Il presente e il futuro dell’alpinismo sulle tracce dei pionieri fra le montagne più belle e difficili del mondo, quelle della Patagonia. Sono sei ragazzi di grande talento, scelti e formati da alcuni degli scalatori più importanti dell’alpinismo italiano. Saranno Marco Cordin (trentino classe 2000), Luca Ducoli (originario di Breno, Brescia, classe 2001), Dario Eynard (bergamasco del 2000), Giacomo Meliffi (originario di Urbania, Pesaro, classe 1996), Alessandra Prato (milanese del 1995) e Camilla Reggio (torinese classe 1996) le alpiniste e gli alpinisti del Cai Eagle Team a partire per la spedizione in Patagonia il 30 gennaio 2025.
È l’ultimo passo del progetto pensato dal Club alpino italiano. Un laboratorio che aiuta a crescere il meglio dell’alpinismo in Italia. “Il sogno era quello di avere una squadra di scalatori di punta, una sorta di nazionale, e questo è l’atto finale”, spiega Antonio Montani, presidente del Cai che ieri, nella sede centrale a Milano, ha presentato la squadra in partenza per il Sud America.
“Sembrava un’utopia e invece, dopo un anno e mezzo di percorso è un progetto concreto – commenta Matteo Della Bordella, capo spedizione e leader del Cai Eagle Team –. Questi ragazzi sono stati selezionati fra 132 candidature. Abbiamo trascorso più di 40 giorni insieme dalle Grigne alle Dolomiti, fino al Monte Bianco. Erano già un’élite e noi ci siamo occupati principalmente della trasmissione indiretta delle nostre esperienze, basata soprattutto sui legami. Sono molto orgoglioso di questi ragazzi”. Divisi in cordate dovranno fare presto i conti con le montagne mitiche dell’alpinismo nella zona del Cerro Torre e degli altri giganti di granito.