Sono fra le creature più affascinanti del mare, nonostante la cattiva pubblicità che deriva loro da una fortunata serie di film (e, va detto, anche per alcuni attacchi avvenuti nella realtà). Gli squali sono animali la cui sopravvivenza è messa a rischio anche dal commercio che si fa della loro carne. Oggi, secondo il Wwf, il 36% delle più di 1.200 specie di squali e razze che vivono nei mari mondiali è in pericolo di estinzione.
Dieci curiosità sugli squali
Gli squali rappresentano un mondo "misterioso". Pesci che siamo abituati a guardare con un certo timore ma che, allo stesso tempo, ci attirano. Eppure di loro sappiamo davvero tutto? Ecco dieci curiosità sugli squali, così come riassunte da Giulia Prato, responsabile programma mare per Wwf Italia.
- Nel mondo ci sono 500 specie di squali e 800 di razze. Il Mediterraneo è un hotspot: nel "mare nostrum" si trovano 86 specie.
- Non tutti gli squali sono predatori. Alcuni sono "filtratori", questo vuol dire che si nutrono di plancton. E' il caso di due degli esemplari più grossi, lo squalo elefante e lo squalo balena.
- La verdesca è uno squalo capace di incredibili migrazioni. Sia per trovare prede, sia per trovare partner. Nell'Atlantico è stato monitorato il caso di una verdesca femmina che ha percorso 28mila chilometri in due anni e mezzo.
- Le diverse specie possono raggiungere dimensioni molto differenti. Lo squalo balena è il pesce più grande al mondo, con i suoi 20 metri, mentre lo squalo lanterna nano non supera i 20 centimetri.
- Gli squali esistono da più di 400 milioni di anni. Sono apparsi sulla terra prima dei vertebrati terrestri e sono sopravvissuti all'estinzione di massa dei dinosauri. Ora sono a rischio per mano dell'uomo.
- L'Italia è uno dei principali mercati mondiali per il consumo di carne di squalo, che viene mangiato come frutto di frode alimentare o scarsa consapevolezza dei consumatori.
- La pesca eccessiva è la più grande minaccia alla sopravvivenza degli squali. Nel Mediterraneo il rischio principale è rappresentato dalla pesca accidentale con attrezzi come le reti a strascico e i palangari utilizzati per catturare tonni e pesci spada.
- Circa il 25% delle specie di squali e razze nel mondo è a rischio estinzione. Nel Mediterraneo questa percentuale aumenta al 50%.
- Gli squali sono indicatori della salute degli oceani. Molte specie sono predatori ai vertici della catena alimentare e regolano l'equilibrio dell'ecosistema marino.
- Gli squali vengono uccisi anche per ragioni legate all'industria cosmetica e a quella degli integratori alimentari. In molti prodotti come creme solari e trucchi per il make-up si trova lo squalene, sostanza presente nel fegato degli squali.
Quali sono gli squali pericolosi per l'uomo
Gli squali, va detto, non sono "killer" di esseri umani per natura. Le aggressioni, il più delle volte, avvengono perché gli esemplari si sono sentiti minacciati o quando pensano che il loro habitat naturale, le acque in cui si muovono, possa essere in qualche modo messo in pericolo. Inoltre può essere scambiato per aggressione quello che è, invece, un modo di approcciarsi dello squalo, che tende a "toccare" con la bocca - e quindi con i denti, che in alcune specie sono davvero acuminati - quello che si trova di fronte, esseri umani compresi. Ecco, comunque, quali possono essere gli squali che, in determinate condizioni, possono prendersela con l'uomo
- Lo squalo bianco, il più pericoloso fra tutti, per la sua curiosità e la capacità di balzare fuori dall'acqua con salti impressionanti.
- Lo squalo tigre, capace di spingersi in acque basse e attratto dagli oggetti galleggianti che spesso scambia per prede e inghiotte.
- Lo squalo mako. Nuota solitario in acque profonde. Ha denti molto acuminati e ricurvi.
- Lo squalo dello Zambesi. E' capace di avventurarsi nelle acque dolci, nello specifico nei fiumi delle aree tropicali. E' stato avvistato a molti chilometri dal mare.
- Lo squalo longimano. Possiede denti affilati e triangolari, simili a quelli dello squalo bianco. Durante le due guerre mondiali esemplari di questa specie furono responsabili di numerosi assalti ai naufraghi. A uno squalo longimano è stato attribuito, più di recente, un attacco ad alcuni turisti nelle acque di Sharm El Sheikh.
- Lo squalo ramato. Predatore famelico che si distingue per la livrea grigio bronzea. Gli sono imputati attacchi nella zona costiera del Sud Africa
- Lo squalo martello maggiore. E' il più grande delle otto specie dal muso tipico a martello (da qui il nome). Animale migratore, può raggiungere i sei metri di lunghezza.
- Lo squalo verdesca. Pesce comune nel Mediterraneo e fra le più a rischio a causa dell'accanimento nei suoi confronti da parte dei pescatori.
- Lo squalo grigio di barriera. Specie molto agile e votata alla difesa del territorio. Vive in banchi con gli squali pinna nera e pinna bianca. La maggior parte degli attacchi si è verificata nelle acque del Pacifico.
- Lo squalo toro. Animale piuttosto massiccio (da qui il nome), sfodera una "batteria" di denti ricurvi che paiono molto minacciosi. E' squalo di fondale e caccia nelle ore notturne. Nel Mediterraneo si trova soprattutto in Sicilia.
Perché gli squali sono a rischio estinzione?
Molte specie di squali sono in pericolo. Il motivo? La caccia. Sia per ragioni alimentari, sia perché sostanze estratte dalle loro carni vengono utilizzate come materia prima per prodotti di altre industrie, in primis quella cosmetica. Secondo il Wwf più di 200 Paesi e territori importano e esportano carne di squalo e razza in un commercio globale che è arrivato a 2,6 miliardi di dollari tra il 2012 e il 2019, e che vede la Spagna come il più grande esportatore, mentre l’Italia come il maggiore importatore.
Tra il 2009 e il 2019, il nostro Paese è risultato primo nella lista globale degli importatori di carne di squalo per valore complessivo dei prodotti importati (345 milioni di dollari) e terzo in lista in termini di volume, con un totale di 89 mila tonnellate. Nell’ultimo decennio, il commercio di carne di squalo dalla Spagna all’Italia si è classificato tra i più alti al mondo in volume, seguito da Francia e Croazia. Secondo dati del 2017, la maggior parte delle importazioni di prodotti di squalo e razza in Italia è importata congelata, in filetti o in altre preparazioni non definite, ed è costituita da spinaroli (41%) e squali pelagici (26%), seguiti da razze (4%) e pinne di squalo (5%). I filetti freschi o refrigerati di spinarolo sono i prodotti più costosi - 11 dollari al chilogrammo - mentre nel 2019 le pinne di squalo hanno raggiunto la cifra di 13 dollari al chilogrammo
"Consumiamo più carne di squalo e razza di quanta non pensiamo, e questo succede ovunque, anche in Europa, con serie conseguenze per alcune specie già a rischio di estinzione- afferma Giulia Prato, responsabile Mare del WWF Italia - Sembra assurdo ma squali e razze migrano di più da morti che da vivi, dal momento che la loro carne attraversa 200 confini, con i Paesi del Mediterraneo e dell’Europa che svolgono un ruolo chiave come importatori, esportatori e consumatori".
Le specie più pescate in Italia
Le tre specie più pescate nel nostro Paese sono la razza, il palombo e il gattuccio. Insieme rappresentano più del 60% degli squali catturati in Italia. I palombi sono quelli con il valore commerciale più alto. Una volta "presi all'amo" agli squali pescati viene rimossa la pelle per non renderli riconoscibili e farli assomigliare ad altre specie di maggior valore economico.