L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha annunciato che la Lombardia pagherà 80 euro l’ora i medici e 40 euro l’ora gli infermieri che svolgono la professione con incarichi liberi professionali per la sanità pubblica. Questo rappresenta un aumento nelle tariffe orarie massime (oltre oneri) e interessa medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore e in Medicina di Emergenza, medici di Pronto Soccorso e altre professionalità mediche (tra cui, per esempio pediatri, psichiatri, ortopedici) oltre che gli infermieri.
Il provvedimento era necessario dopo lo stop previsto dalla Regione ai medici “gettonisti” – e momentaneamente sospeso del Tribunale amministrativo regionale – ovvero quei medici e infermieri che lavorano negli ospedali tramite cooperative private che stipulano contratti con le strutture sanitarie pubbliche. Questi professionisti sono largamente usati nei pronto soccorso e vengono pagati in proporzione alle singole presenze nelle strutture sanitarie, spesso anche tre volte tanto rispetto ai medici assunti per concorso. Contestualmente allo stop ai gettonisti, gli ospedali procederanno al reclutamento di personale medico con incarico libero-professionale, oggetto per l’appunto dell’aumento della paga oraria. Le tariffe potranno essere applicate dagli enti a tutti i contratti libero professionali in essere.
“Questa delibera – ha affermato l'assessore Bertolaso – consente un ulteriore passo in avanti nell'uniformità del trattamento dei professionisti che lavorano nel nostro sistema sanitario. Proseguiamo il percorso verso un sistema sanitario libero dalle cooperative di gettonisti utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, compreso l'aumento dei compensi per medici e infermieri liberi professionisti. Parallelamente continuiamo anche a lavorare sulle assunzioni e sulle collaborazioni tra aziende”. “Come avevo anticipato – ha concluso – questo aumento tariffario varrà anche per chi ha già partecipato ai bandi regionali per il reclutamento di liberi professionisti e ha aderito fattivamente al nostro progetto di valorizzazione del servizio sanitario in Lombardia”.