Brescia - Centinaia di famiglie di api scomparse, con alveari spopolati segnalati da apicoltori di Brescia, Cremona, Mantova, Lodi, Milano. Uno scenario che si è ripetuto, come negli ultimi 2-3 anni, tra fine marzo e inizio aprile, come attestano le segnalazioni raccolte da Apilombardia. Il sospetto è che la causa sia qualche prodotto usato nei campi nel periodo delle semine. Per ora le analisi sui pochi campioni raccolti hanno dato esito negativo per pesticidi, mentre non è stato possibile verificare eventuali tracce di erbicidi. Si è in attesa, però, di ulteriori analisi.
«È anomalo che succeda sempre nello stesso periodo – sottolinea il vicepresidente di Apilombardia, Matteo Federici – Sospettiamo che qualche prodotto nuovo per la concia del mais possa avere un ruolo grazie anche al clima, favorevole alla dispersione di questi principi attivi". Diversi anche i casi di virosi anomale. "A contatto con sostanze tossiche, le difese immunitarie delle api si riducono – commenta Livilla Maggi, tecnico Apilombardia, referente per gli avvelenamenti – Chi usa prodotti autorizzati non ha nulla di cui preoccuparsi. C’è però un problema da affrontare".