
Alunni (repertorio)
Negli anni del calo demografico che sta portando a un calo progressivo degli studenti, un dato resta in controtendenza: l’aumento degli studenti con disabilità. Secondo il focus sui principali dati della scuola da poco pubblicato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, la Lombardia è la regione in cui si registra la quota più elevata in valore assoluto, oltre 55mila studenti nelle scuole statali per l’anno scolastico 2023/2024. Di questi 3.286 sono nelle scuole dell’infanzia, 22.619 nelle primarie, 17.338 alle secondarie di I grado, 12.205 alle secondarie di II grado.
Disabilità in aumento
Il trend è in costante crescita: solo tra il 2022/23 e l’anno scolastico in corso, gli studenti con disabilità nelle classi lombarde sono circa 5mila in più; dopo Milano, a Brescia si rileva l’aumento più consistente in termini di valore assoluto. Sono varie le ragioni di questo exploit, tra cui le maggiori diagnosi (soprattutto nell’ambito della disabilità psichica) che vengono fatte in linea con i progressi della ricerca medica: basti pensare alla maggiore precocità nelle diagnosi dei disturbi dello spettro autistico, che comprende un’ampia varietà di casistiche, alcune delle quali introdotte solo recentemente.
Docenti di sostegno in calo
Cosa accade sul fronte dei docenti di sostegno? Premesso che, per una vera inclusione, l’istruzione dei ragazzi con disabilità non dovrebbe essere compito solo dell’insegnante di sostegno ma di tutto il corpo docente, i dati nazionali del Ministero indicano che, alla curva in crescita delle disabilità nelle scuole, fa da contraltare il calo dei posti di sostegno. Anche per la Lombardia, confrontando i posti per il sostegno del 2023/2024 con l’anno precedente (dati da organico di fatto) si vede una leggera flessione, dai 23.785 ai 23.598, con riduzioni importanti in province come Mantova (da 1.433 a 959), Sondrio (da 407 a 296), Pavia (da 1.723 a 962), nonostante l’aumento di studenti con disabilità (a eccezione di Sondrio).
Il rapporto
A livello regionale, il rapporto dovrebbe essere di circa 1 docente di sostegno ogni 2, ma a Brescia si arriva a un rapporto di più di 1 a 3, come a Sondrio. E non sempre ci sono neanche quelli previsti: se, tra supplenze e messe a disposizione, in qualche modo i posti si coprono (seppure con discontinuità), sono ancora pochi i docenti di sostegno specializzati.