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La truffa dello "Scusi, posso parlarle un attimo"
Truffe, ultima frontiera: dallo smishing, ai falsi messaggi Inps passando dai premi farlocchi o dai falsi carabinieri per arrivare a task scam che dilaga soprattutto su WhatsApp. E’ conosciuta anche come la cyber truffa che utilizza il messaggio “Salve, posso parlarle un attimo?”
In questo caso l’obiettivo incuriosire soprattutto chi sta cercando un lavoro o vuole cambiare occupazione. Per questo se si risponde al messaggio si entra in comunicazione con una “falsa” addetta di agenzia di reclutamento di lavoratori che potrebbe offrirti l’occasione della tua vita.
Cosa succede se rispondi?
“Rispondendo al messaggio - spiega il commissariato online di Polizia - una presunta reclutatrice,
utilizzando il nome di una società legittima , ti presenterà un’allettante offerta di lavoro promettendo orari flessibili e retribuzioni elevate. I compiti proposti sono semplici: mettere like, seguire profili social, scrivere recensioni”.Cosa succede se dici sì?
“Se accetti l’offerta - spiegano gli esperti - sarà necessario aprire un portafoglio di criptovalute dove verranno accreditati i primi guadagni per il lavoro svolto. A questo punto, conquistata la tua fiducia, il cybercriminale ti chiederà di investire denaro che non verrà restituito”.
Il consiglio
“Il primo elemento per riconoscere che si tratta di una truffa è l’uso di numerazioni con prefisso estero. Non rispondere a messaggi inviati da utenti sconosciuti, non cliccare su link sospetti che possono compromettere i tuoi dispositivi, non fornire le tue password di accesso a conti correnti e posta elettronica, e, soprattutto, proteggi i tuoi dati personali”.
Sei stato truffato? Ecco cosa fare
La Polizia di Stato per consentire il disbrigo di determinate pratiche in maniera più agevole e veloce, ha realizzato il servizio di "Denuncia via web di reati telematici". Ovviamente esiste sempre la procedura classica: “Se ti trovi in presenza di un reato informatico - spiegano dal Commissariato online - entra in contatto con noi recandoti presso una delle nostre sedi sul territorio”.