Pavia, 20 luglio 2024 – Hanno proclamato lo stato d’agitazione e sono pronti allo sciopero gli agenti di polizia locale ai quali l’amministrazione comunale da poco insediata, ha sospeso l’utilizzo del Taser, la pistola elettrica. “Con una semplice e-mail – ha scritto il responsabile provinciale polizia locale della Uil Fpl, Giovanni Latiano – l’amministrazione ha comunicato al comandante la volontà di sospendere l’impiego del dispositivo. Al di là dell’intervento, non solo secondo noi irrituale, ma anche privo di qualsiasi sussistenza giuridica, rimane il mancato rispetto nei confronti dei lavoratori”.
Secondo la Uil la dotazione riveste una particolare valenza di “protezione” degli agenti i quali con il Taser possono neutralizzare individui pericolosi senza ricorrere all’arma di ordinanza, realizzando interventi di “messa in sicurezza” di situazioni a rischio, evitando, tra l’altro, così, momenti di maggior pericolo anche per “facinorosi”. “Questa decisione – ha aggiunto Latiano - prescinde poi dal prendere atto che la figura e l’impiego dell’operatore di polizia locale sono profondamente mutati. Non siamo più di fronte al “vigile” che si occupa di regolamentazione del traffico urbano o di effettuare controlli di natura amministrativa, ma a sempre maggiori e pesanti interventi di pubblica sicurezza, prima unicamente compito delle classiche “forze di polizia”. Da anni, per non dire decenni, la polizia locale è, a tutti gli effetti, una forza di polizia”. E anche la città è profondamente cambiata, da centro tranquillo, costellato, di tanto in tanto, di qualche rissa tra giovani goliardi, è diventato un nucleo urbano dove imperversano “babygang” e borseggiatori di ogni sorta e di ogni provenienza, spesso violenti e pericolosi. La Cgil, invece, si schiera con l’amministrazione: “La sicurezza dei cittadini non può e non deve essere garantita a discapito dei loro diritti fondamentali e riteniamo che l’abuso di uno strumento come il taser mini il rispetto della democrazia e della dignità umana”. L’utilizzo da parte delle forze dell’ordine del Taser ha già portato, in passato, a gravi lesioni fisiche e persino alla morte di individui disarmati e non violenti. “Eravamo estremamente preoccupati per la concessione del taser al corpo di polizia municipale di Pavia – ha aggiunto la Cgil - e accogliamo pertanto molto positivamente la recente decisione assunta dalla giunta di sospendere l’utilizzo di questo strumento. Auspichiamo che, al fine di mettere davvero in sicurezza la città e anche le forze dell’ordine si intraprenda una strada completamente differente, che affronti il tema della sicurezza in termini non solo repressivi, ma soprattutto preventivi, che si investa da subito con l'implementazione degli organici e delle dotazioni strumentali, in programmi di formazione degli agenti, mirati alla gestione non violenta dei conflitti e che si promuova la cultura della legalità, anche riconoscendo la centralità del ruolo dell’istruzione, nell’educare i cittadini ad essere rispettosi delle leggi ed a comprendere l’importanza del rispetto delle regole della comune convivenza, come della solidarietà e dell’inclusione”. “Il Taser non è uno strumento repressivo – ha replicato la Uil -, ma di difesa personale e della sicurezza del cittadino da utilizzare esclusivamente nelle situazioni estreme ed emergenziali a cui i nostri operatori sono stati, sono e sicuramente saranno , addestrati”.