
L’intervento per collegare una vicina del centro estetico ha provocato disagi e rimpalli di responsabilità
Milano, 17 febbraio 2018 - Ce l'ha fatta. Ma ci ha rimesso. Numeri alla mano «circa il 30% di incasso, quello della clientela di passaggio». Graziella Moioli calcola per difetto il prezzo pagato nella battaglia contro la burocrazia. «Un’avventura terribile» non esita a definirla dal centro estetico di via Massimo Gorki, a due passi da piazza Napoli, dove ha aperto nel 2009. La sede è in una palazzina degli anni cinquanta con una dozzina di famiglie.
L'esperienza professionale non le manca: nel 1960 era già operativa a Sesto San Giovanni in un centro di estetica e parrucchiera. A Milano arriverà più tardi, con tappe intermedie in viale Murillo e in Foro Bonaparte quando già aveva abbandonato l’acconciatura per specializzarsi nell’estetica (trattamenti personalizzati e massaggi). Nel suo curriculum da artigiana, però, c’era una casella ancora vuota. Che avrebbe evitato di riempire. Ma all’improvviso anche la voce “disguidi burocratici” si è compilata. «A inizio dicembre - racconta - in un appartamento sono iniziati i lavori per la connessione con la fibra. Il tecnico ha tagliato la mia rete telefonica e io sono rimasta senza linea. Ho avvertito la mia compagnia telefonica che ha accertato il danno. Ma poiché era un’azienda diversa da quella che stava posando la fibra non ha provveduto a sistemare l’inconveniente».
Rimpallo di responsabilità. O meglio «di silenzi e telefonate ai centralini» che hanno portato a un unico risultato: «Sono rimasta isolata per un mese e mezzo, chiamavo due volte al giorno e mi sentivo dire che l’uscita del tecnico era prevista, ma poi non vedevo nessuno. L’operatore che ha creato il problema, invece, non mi ascoltava neppure perché non avevo un contratto con loro». Graziella si è salvata grazie alla clientela di fiducia che ha trovato il modo per contattarla. «Però - spiega - ho perso quella occasionale. Non so quante telefonate ho dovuto fare. Sono andata anche di persona in un negozio della mia compagnia telefonica. Il personale ha cercato di aiutarmi ma nessuno usciva a risolvere il guasto», rivela la titolare del centro estetico. «Fino a due settimane fa, quando finalmente sono intervenuti». Tutto risolto? Quasi. Perché per vincere la propria battaglia, Graziella ha ancora un ultima sfida: «Ho ricevuto la bolletta telefonica anche relativamente al periodo in cui non ho usufruito del servizio. Dovrò chiedere il rimborso».