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Testamento di Berlusconi, i figli accettano senza beneficio d’inventario: la firma a villa San Martino

Gli eredi si sono ritrovati ad Arcore per rendere esecutive le ultime volontà del Cavaliere sul patrimonio stimato di 5 miliardi di euro

I cinque figli di Silvio Berlusconi durante i funerali del Cavaliere in piazza Duomo

I cinque figli di Silvio Berlusconi durante i funerali del Cavaliere in piazza Duomo

Milano – I cinque figli di Silvio Berlusconi accettano pienamente il testamento del padre, ultime volontà con le quali il fondatore del Biscione ha assegnato ai figli Marina e Pier Silvio la maggioranza e il conseguente controllo di un impero dal valore stimato in un minimo di 5  miliardi, con la firma agli atti che è attesa per oggi pomeriggio. È quanto si apprende da fonti finanziarie.

La firma ad Arcore

Dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso legali e consulenti hanno lavorato per chiarire molti aspetti e valori del grande patrimonio: l'accettazione, presso la storica Villa San Martino di Arcore, sarà completa, cioè senza beneficio di inventario da parte di alcuno, opzione che avrebbe allungato di molto i tempi dell'esecutività del testamento. 

Il patrimonio

Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre 5 miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d'arte e liquidità.

La cassaforte Fininvest

La parte più consistente è contenuta in Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate, che diventano quasi 4 miliardi considerando anche le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi, cioè Ei Towers e Prosieben.

Ville, yacht e quadri

Il patrimonio immobiliare è stimabile in circa 700 milioni, concentrato soprattutto nella holding Dolcedrago, più la liquidità. Infine gli yacht e soprattutto i molti quadri acquistati negli anni dal fondatore del Biscione.

Marina e Pier Silvio favoriti

Di fatto Marina e Pier Silvio avranno in due il 53% circa del patrimonio, con il conseguente controllo attraverso Fininvest sulle quote delle società, e i figli Barbara, Eleonora e Luigi avranno una disponibilità personale molto importante. Ovviamente escluse dal testamento le ex mogli, entrambe divorziate.

Prossimi passi

L'accettazione piena, che prevede un'intesa totale a differenza di altre grandi famiglie imprenditoriali italiane, permette di guardare immediatamente al futuro. Fininvest detiene il 48,6% di Mfe-Mediaset (blindata con circa il 50% dei diritti di voto), il 53,3% di Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum, con il gruppo televisivo che conserva tra le partecipate anche il 40% di Ei Towers e quasi il 30% della tedesca Prosieben.

Monza e Ei Tower

I primi dossier aperti o da aprire a breve sono quelli della squadra di calcio del Monza, sulla quale le trattative per la cessione proseguono, anche se Adriano Galliani ha smentito la volontà di vendere. Poi c'è la partecipazione in Ei Tower per arrivare a una possibile fusione con Rai Way.