
I segni dell'aggressione sul collo di Noemi
Pavia, 26 settembre 2023 – Un’auto parcheggiata in divieto di sosta, una donna che si avvicina per suggerire al guidatore di spostarla e ne scaturisce una brutale aggressione transfobica.
E’ accaduto domenica intorno alle 17.30 nel piazzale della stazione di Pavia. Noemi, una donna trans di 38 anni, volontaria dell'associazione Coming-Aut, aveva accompagnato la fidanzata a prendere il treno. Dopo aver salutato la fidanzata, Noemi ha ripreso l’auto per tornare una casa. Siccome una Bmw, posteggiata in divieto all'ingresso del parcheggio situato a destra del piazzale, le ostruiva il passaggio, Noemi, alla guida, si è avvicinata per suggerire all'autista dell'auto di spostarla. Nell'auto c'era un uomo tra i 45 e i 50 anni, che ha scatenato contro Noemi una brutale aggressione.
"Quando gli ho fatto notare che il suo posteggio ostruiva il passaggio - racconta Noemi - l'uomo è sceso dalla sua auto e si è scaraventato contro di me, mi ha urlato ‘frocio, ti ammazzo, handicappato, ti ammazzo’ e ha aperto la portiera della mia auto e mi ha tirato dei pugni. Ho reagito cercando di chiudere la portiera, domandandogli il perché di quella aggressione. A quel punto, l'uomo ha riaperto la portiera con una tale violenza che ha sradicato la maniglia e mi ha preso per il braccio, procurandomi lividi evidenti. Ha continuato a insultarmi, supportato nell'aggressione verbale da un ragazzo, forse suo figlio, che nel frattempo l'aveva raggiunto alla Bmw. Allora, con la mia auto, mi sono spostata un poco più avanti per chiamare la polizia. L'uomo mi ha raggiunta, continuando a gridare gli stessi insulti, e mi ha presa per il collo, anche in questo caso lasciandomi dei segni evidenti di violenza. Cercavo di tenerlo a distanza e di dissuaderlo dal continuare quando un uomo, che stava stazionando nel parchetto adiacente, si è avvicinato per cercare di calmarlo e l'aggressore, a quel punto, è risalito in auto ed è ripartito".
A giugno un ragazzo arrivato con il suo fidanzato era stato aggredito nel piazzale della stazione, in quel caso però nessuna delle persone presenti aveva reagito e cercato di calmare l’aggressore visibilmente alterato.