
Una coppia davanti al tabellone delle partenze
Milano, 10 aprile 2018 - Sms di una pendolare nella mattina di ieri: soppresso il diretto delle 7.39 con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 8.02. Segnalazione da pendolari cremonesi: il 4 aprile sono stati sostituiti con bus i treni da Cremona a Codogno delle 16.21, 18.21, 20.23 e da Codogno a Cremona delle 17.12 e delle 19.30. Treni cancellati. Si alza il lamento del popolo pendolare lombardo (qualcuno azzarda un 9 per cento di convogli cancellati a marzo).
Le cause? «L’Agenzia nazionale della Sicurezza - dice Adriano Coscia, segretario per la Lombardia del sindacato autonomo Or.Sa - ha fatto diverse segnalazioni a Trenord, fra cui quella di bloccare gli straordinari perché si era andati oltre il limite trimestrale. Perché tanto ricorso agli straordinari? Perché fra capitreno e macchinisti sono 300 le unità mancanti. Si sopperiva così alla carenza e in qualche modo i treni andavano. Adesso, con il blocco degli straordinari, la situazione è implosa: i treni vengono soppressi perché manca il personale viaggiante. L’altra causa delle soppressioni deriva dal materiale rotabile obsoleto. Siamo al colmo: una società costituita dalla Regione, che dovrebbe sopperire alle esigenze del territorio regionale, non è in grado di soddisfare le necessità dei pendolari lombardi. È inconcepibile, assurdo, che con la crisi occupazionale del nostro Paese, una società pubblica lavori così sotto organico, con danno ai cittadini lombardi. Perché la soppressione dei treni è un danno. Questa è l’ennesima dimostrazione dei limiti di Trenord, che non è stata in grado di garantire un servizio adeguato ai cittadini».
Voci di pendolari. Polemiche. Preoccupate. «Tutto dipende - è la spiegazione proposta da Armando Accardo, rappresentante del Comitato pendolari della linea Vercelli Pavia - dal fatto che il personale va progressivamente in pensione e non c’è ricambio perché il personale giovane si deve formare. Per questo motivo, su tante linee, vengono cancellati i treni. Il blocco degli straordinari è una conseguenza. Nel momento in cui si bloccano gli straordinari la situazione esplode. Il problema base è che mancano i ricambi. Sulle linee Vercelli-Pavia, Codogno-Pavia, Alessandria-Pavia, ogni giorno, per diverse settimane, si sono sono verificate numerose soppressioni. Il problema è rientrato in parte, non è risolto. Sulle nostre linee si sono registrate due e anche quattro soppressioni al giorno. Un giorno si è arrivati a sette».
«Quello delle soppressioni - lamenta Francesco Graziano, pendolare sulla Bergamo Treviglio Lambrate - è un problema che si sta verificando sempre più spesso. Una volta era un’anomalia, adesso una specie di garanzia, sia sulla mia linea, sia sulla Bergamo-Milano via Carnate, sia sulla Brescia-Bergamo-Milano. Il problema grosso è che una volta soppresso un treno quello che segue raccoglie il doppio dei passeggeri. Non è solo difficile sedersi ma anche viaggiare in piedi. Si viaggia ammassati, con tutti i problemi di sicurezza. A questo si deve aggiungere un gran numero di persone sprovviste di biglietto che vanno a occupare i vagoni. In un treno intasato il controllore non passa. Sono due o tre mesi che lo vediamo soltanto quando mette fuori la testa per controllare che la gente è salita e poi più».