Trenord, il 20% dei treni arriva in ritardo “ma lo stipendio dei dirigenti continua ad aumentare”

L’accusa del Partito democratico dopo la pubblicazione dei dati: “Il servizio è peggiorato nettamente, sia per puntualità che per affidabilità”. L’assessore ai trasporti: “Alcuni disagi causati da lavori in corso”

Uno dei nuovi treni Caravaggio acquistati da Trenord

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Quasi un treno su cinque gestito da Trenord in Lombardia arriva in ritardo. In Emilia-Romagna – tra quelli di Trenitalia-Tper – è in ritardo soltanto uno su dieci. A descrivere la situazione del sistema di trasporto ferroviario lombardo sono “i numeri ufficiali forniti dalla Regione e dall’azienda” pubblicati dal Partito democratico durante una conferenza stampa nel Palazzo Pirelli, a Milano. La notizia arriva pochi giorni dopo la rilevazione di un generale peggioramento della qualità del servizio del trasporto pubblico urbano, interurbano e regionale nella regione.

Soltanto l’80,3% dei convogli arriva a destinazione puntuale: un dato peggiorato rispetto a due anni fa, quando i treni puntuali erano l’83,7%. Nello stesso periodo, ricorda l’opposizione, è aumentato lo stipendio sia del direttore generale di Ferrovie Nord Milano sia dell’amministratore delegato di Trenord. La remunerazione di quest’ultimo, Marco Piuri, "è cresciuta del 34% rispetto al 2019 e ha toccato i 663.503 euro nel 2023”, afferma la minoranza.

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“Aumenta solo lo stipendio dei manager”

Trenord è la principale azienda di trasporto ferroviario in Lombardia ed è costituita da Trenitalia e dal Gruppo Ferrovie Nord Milano. Quest’ultimo, a sua volta è detenuto, per il 57,6% da Regione Lombardia, per il 14,4% da Ferrovie dello Stato Italiane, mentre il restante 27,7% è in mano a privati.

“Il servizio di Trenord in questi anni di gestione di Fontana è peggiorato nettamente, sia per puntualità che per affidabilità, e lo dicono i numeri ufficiali”, ha detto il capogruppo dem, Pierfrancesco Majorino. “Eppure – ha attaccato – cresce costantemente, ormai a livelli altissimi, lo stipendio dell'uomo forte del servizio ferroviario nazionale, che è Marco Piuri. Chiediamo al presidente Attilio Fontana se è soddisfatto di queste performance negative e di spiegare al Consiglio regionale e ai cittadini Lombardi qual è la sua valutazione rispetto allo stato di cose, anche Perché non può continuare a far finta di non avere responsabilità su una situazione che è scandalosa”.

“Cala la qualità, aumentano i reclami”

Anche le linee “bocciate”, cioè quelle che nell'arco di un mese sono state sotto gli standard per puntualità e soppressioni – spiega il Partito democratico – “dimostrano che negli ultimi anni c'è stato un peggioramento”. Nel 2023 le linee a Bonus, cioè tanto deficitarie da far riconoscere agli utenti abituali uno sconto sull’abbonamento del mese successivo, sono state 179, in aumento rispetto all’anno precedente, ma soprattutto quasi raddoppiate se si considera il 2017 (erano state 91).

“Nel 2023 c'è stato un boom di reclami formulati a Trenord, il 25% in più dell’anno precedente”, ha aggiunto Simone Negri, capodelegazione del Partito democratico in commissione trasporti. Infatti, secondo i dati a disposizione dei dem “per i Lombardi si contano dodici milioni di ore perse per disservizi ferroviari, un valore che vale una perdita economica di 168 milioni di euro per l'economia lombarda. Questi sono dati contenuti in un documento ufficiale di Trenord”.

La replica della Regione

In Lombardia l’81% dei treni arriva a destinazione in orario, l’87% entro i 7 minuti, il 95% entro 15 minuti”. Così l'assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, evidenzia i dati forniti da Trenord in merito all’andamento del servizio ferroviario. “Gli indicatori nazionali – aggiunge Lucente – rilevano che le performance di Trenord, depurate da irregolarità dovute a cause esterne e infrastrutturali, sono superiori al 92%. Ad oggi 8 linee sono chiuse in tutto o in parte, poiché interessate da lavori infrastrutturali che sta svolgendo Rete Ferroviaria Italiana, altro attore del sistema complesso della mobilità. Questi lavori, che necessariamente comportano dei disagi, influiscono negativamente sulla puntualità, ma porteranno certamente dei benefici, per linee più moderne e un servizio sempre più puntuale ed efficiente”.

Lucente fa sapere che sono infatti in servizio 165 dei 214 nuovi treni che “stanno migliorando notevolmente gli indici di puntualità, e oggi in Lombardi circolano ogni giorno oltre 2.200 corse, utilizzate da 750.000 passeggeri”. Dopodiché “come avviene anche per le altre aziende di trasporto, nei feriali il dato rimane inferiore rispetto al pre-Covid. In compenso, sui treni lombardi il sabato e la domenica le frequentazioni giornaliere hanno già superato il 2019, anno record per Trenord”, conclude.