PAOLA ARENSI
PAOLA ARENSI
Cronaca

Truffe online e frodi informatiche, bottini da 128mila euro al giorno: le città più colpite in Lombardia

La cybercriminalità cresce più di rapine e furti in casa: nell’ultimo anno incrementi del 30 e del 25%. L’allarme della Federazione autonoma bancari italiani: massima attenzione, segnalate ogni dubbio

Cybercriminalità, pirati informatici (foto Getty Images)

Cybercriminalità, pirati informatici (foto Getty Images)

Lodi – Oltre 47 milioni di euro rubati. Una media di più di 128mila euro sottratti al giorno senza neppure correre il rischio di essere sorpresi. La frontiera della criminalità che cresce più di rapine, furti in casa e assalti ai bancomat è l’informatica. Nell’ultimo anno i ladri digitali hanno incrementato i colpi andati a segno ai danni dei risparmiatori tramite due modalità: truffe online e frodi informatiche.

Entrambe, stando all’analisi della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, sono cresciute rispetto al 2023 del 30 e del 25%. Le truffe online hanno portato nelle tasche dei cybercriminali 37,3 milioni, le frodi informatiche 9,9 milioni. L’incremento delle rendite riflette la specializzazione della criminalità informatica, che impiega tecniche sempre più sofisticate, e la diffusione dei pagamenti digitali. Le vittime“facili“ sono quelle vulnerabili - dagli anziani ai giovanissimi che si sentono inattaccabili - o meno digitalizzate.

Milano, capitale economico-finanziaria, è la città più colpita: truffe online e frodi informatiche sono costate ai cittadini 17,8 milioni, il 37,7% del totale regionale. Le prime, in particolare, hanno inciso per 14 milioni, mentre le frodi informatiche hanno raggiunto 3,7 milioni. Lodi, con un’ incidenza dell’1,9% sul totale lombardo, è invece l’ultima, con un bottino di 879mila euro (695mila per truffe online e 185mila per frodi informatiche), poco meno di Sondrio: 889mila euro (702mila per truffe online e 187mila per frodi informatiche), l’1,9% come Lodi.

La cybercriminalità ha colpito fortemente Brescia: 5,4 milioni, di cui 4,3 milioni attraverso truffe online e 1,1 milioni tramite frodi informatiche, pesano l’11,5% del totale regionale. A Bergamo, invece, il bilancio è di 4,7 milioni: 3,7 milioni rubati tramite truffe online e quasi 1 milione sottratto con frodi informatiche, pari al 9,9% del bottino lombardo. Tra le prime cinque si trovano Monza (4,1 milioni, 3,3 da truffe online e 872mila euro da frodi informatiche, pari all’8,8% del totale regionale) e Varese (3,8 milioni, 3 per truffe online e circa 796mila euro per frodi informatiche, l’8% della Lombardia). A metà classifica si trovano invece Como (2,8 milioni, 5,9% del totale regionale), Pavia (2,1, il 4,6%), Lecco (1,6, il 3,5%), Mantova (1,5, il 3,3%) e Cremona (1,4 milioni, circa il 3%).

“Sono dati significativi: tantissime persone, nostri soci e iscritti, ci hanno quindi chiesto un aiuto per sapere come approcciarsi a messaggi, link. Tranelli che arrivano direttamente. Serve infatti massima attenzione, non si deve cliccare e soprattutto va evitato di dare informazioni private a questi sconosciuti – commenta il dirigente nazionale della Fabi e coordinatore di Lodi, Ettore Necchi –. I cybercriminali tendono a truffare anche i dipendenti bancari, ingannando le risorse umane e fingendosi persone per bene. Il risultato è che sia i colleghi bancari, sia i risparmiatori, sono costantemente a rischio. L’invito è di collaborare e, in caso di dubbio, rivolgersi, meglio se di persona, agli operatori della filiale di banca di riferimento per consentire i dovuti controlli, anche attraverso terminali e sistemi di sicurezza ed evitarsi spiacevoli sorprese”.