Finora i vaccini in uso in Europa e negli Stati Uniti erano destinati a individui al di sopra dei 5 anni. Ma potrebbe non essere più così. E la protezione dal coronavirus per i bambini con meno di 5 anni potrebbe essere disponibili già entro la fine di febbraio. Le aziende Pfizer e BioNTech hanno presentato alla Food and Drug Administration (Fda) la richiesta di autorizzazione per uso di emergenza negli Usa del vaccino per bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni.
Poco dopo l'annuncio, l'Fda ha convocato la riunione del comitato consultivo per il 15 febbraio per rivedere i dati forniti da Pfizer. Secondo Pfizer e BioNtech, sono state fornite informazioni sulla sicurezza e l'efficacia di due dosi da 3 microgrammi nei bambini di questa fascia di età, come parte di una serie di tre dosi. Pfizer ha avvertito che le informazioni sulla dose di richiamo in questa fascia non verranno diffuse prima di alcuni mesi. "Avere a disposizione un vaccino sicuro ed efficace per i bambini di questa fascia di età è una priorità per l'agenzia e ci impegniamo a una revisione tempestiva dei dati", ha assicurato Janet Woodcock, commissario ad interim della Fda.
In Italia finora nella fascia 5-11 anni sono stati 1.188.971 i piccoli a ricevere almeno una dose (il 32,5 per cento della platea vaccinabile), mentre hanno completato il ciclo vaccinale 505.931 bambini (il 13,8 per cento), mentre i guariti da massimo sei mesi sono 396.398, il 10,84 % della popolazione 5-11.
Nel resto del mondo le politiche vaccinali verso i bambini sono diverse. A Cuba per esempio da settembre 2021 i piccoli dai due anni in su vengono vaccinati con il vaccino prodotto nell'isola caraibica, seppur non ancora riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della sanità, il Soberana 02. La sperimentazione clinica di Soberana è stata realizzata su 350 bambini dell'Avana tra i 3 e i 18 anni. In questo test, lo schema includeva due dosi di Soberana 02 a un intervallo di 28 giorni più una di Soberana Plus al 56esimo giorno (Soberana Plus è stato pensato come rinforzo dell’immunità naturale o indotta da altri vaccini). A Cuba è stato sviluppato anche un terzo vaccino, Abdala, che ha ottenuto l'autorizzazione all'uso, anche in questo caso solo in situazione d'emergenza.