Milano, 20 maggio 2022 - Dopo la scoperta dei primi casi di vaiolo delle scimmie in Italia, ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità sono subito intervenuti per attivare una rete di sorveglianza e tracciamento di eventuali altre infezioni. L'Iss ha inoltre costituito una task force "composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale". Al momento l'indicazione è chiara: nessun allarme, anche se l'attenzione è massima.
Come prevenire la malattia
Sempre l'Istituto superiore di Sanità ha anche stilato alcuni consigli utili a prevenire l'infezione. In particolare, secondo gli esperti, è importante evitare il contatto con persone con febbre e valutare con attenzione, prima di ogni rapporto personale stretto o sessuale, la presenza di eventuali manifestazioni cutanee inusuali (quali vescicole o altre lesioni) sulla cute del partner. Questo comportamento è utile a prevenire non solo il monkeypox (il vaiolo delle scimmie) ma anche altre infezioni sessualmente trasmesse.
Cosa fare in caso di infezione
Le raccomandazioni prevedono di restare a casa a riposo qualora insorga la febbre e di rivolgersi al medico di fiducia in caso di comparsa di vescicole o altre manifestazioni cutanee.
Vaiolo delle scimmie, cos'è e differenza con il vaiolo umano
Il vaiolo delle scimmie è un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo umano, ma che si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa.
Come si trasmette all'uomo
L’infezione si trasmette dall’animale all’uomo attraverso la saliva e altri fluidi dell’animale o il contatto diretto con l’animale.
Sintomi
I sintomi principali febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. Si può trasmettere da uomo a uomo attraverso droplets, contatto con fluidi corporei o con le lesioni cutanee.
Guarigione
La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono venir somministrati degli antivirali quando necessario.
I casi nel mondo
Attualmente sono stati segnalati casi in Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Italia, Francia, Svezia, Canada, Australia e Usa. Coinvolti maggiormente i giovani 'MSM' (maschi che fanno sesso con maschi). L’Ecdc ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa anche l'Istituto superiore di Sanità.