
Vania Giglio aveva 43 anni
di Macherio (Monza), 15 Giugno 2023 - Per la morte di Vania Giglio, infermiera 43enne di Macherio, investita e uccisa mentre era intenta a soccorrere un motociclista a sua volta vittima di incidente sull’autostrada A51 tangenziale est di Milano, patteggia 8 mesi, pena sospesa e non menzione, la donna che la investì.
Il gup del Tribunale di Milano Patrizia Nobile ha accolto la richiesta presentata dalla difesa di A.R., 66enne residente a Concorezzo, aggiungendo la sospensione della patente per un anno. I familiari di Vania Giglio non si sono costituiti parti civili perché si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada con sede anche a Monza.
L'incidente stradale costato la vita a Vania, mamma di due ragazzi all’epoca non ancora maggiorenni, era accaduto poco dopo la mezzanotte del 10 aprile 2022. Vania, insieme al marito, stava percorrendo la tangenziale quando, nel tratto tra Lambrate e Cascina Gobba, assistono al tamponamento di una moto. L'infermiera era scesa per soccorrere il centauro quando era stata investita dall'auto condotta dalla 66enne di Concorezzo che sopraggiungeva. Vania era morta all'ospedale Niguarda dopo 17 ore di agonia.
Come accertato dalla Polizia stradale di Milano e confermato poi dalla pm Bruna Albertini nella richiesta di rinvio a giudizio, A.R. “a causa della velocità non commisurata alle ore notturne e al tratto di strada in curva, sebbene agisse sul dispositivo frenante, non era in grado di arrestare il proprio veicolo in presenza di un veicolo fermo lungo la propria direttrice di marcia”.