Sesto San Giovanni (Milano), 15 Novembre 2024 - Rischia la pena di 7 anni e mezzo di reclusione e poi l'espulsione dall'Italia Mohamed Nosair, 50enne egiziano abitante a Sesto San Giovanni accusato di avere "scaricato e condiviso" video inneggianti al terrorismo. A chiedere la condanna dell'imputato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo nel processo davanti alla Corte di Assise di Monza è stato il pm milanese Alessandro Gobbis, che a Milano ha ottenuto la condanna a 5 anni con il rito abbreviato di un altro egiziano, Alaa Refaei, 44 anni, muratore residente a Monza. I due erano stati arrestati lo scorso ottobre perchè si ritiene che si siano associati al gruppo terroristico dell'Isis, a cui hanno giurato fedeltà. Refaei avrebbe anche tentato di indottrinare il figlio minorenne. "Oh scimmie e maiali, i monoteisti vi sgozzeranno come le pecore", uno dei messaggi ritrovati sui profili Facebook dei due arrestati.
L’operazione è stata condotta dalla Digos di Milano secondo cui tra i due c'è stata "condivisione di video violenti, visualizzati da varie utenze di cui molte collocate in nazioni del Medioriente".
Secondo l'accusa gli imputati erano "estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo digitale per conto dell’Isis, mettendosi a disposizione dell'organizzazione e finanziando cause di sostegno della stessa, alla quale avrebbero prestato giuramento di appartenenza e di fedeltà". Accuse negate dai due egiziani, che apparentemente vivevano entrambi una vita tranquilla con le rispettive famiglie. La sentenza dei giudici di Assise è stata a fissata a fine novembre.