MANUELA MARZIANI
Cronaca

Centro per i disturbi cognitivi e le demenze: al via percorsi per pazienti e familiari

Domani a Vigevano è in programma la presentazione pubblica della nuova struttura. Il direttore generale della Ats: “Importante passo avanti nei servizi offerti alla comunità”

Lorella Cecconami, direttore generale di Ats Pavia

Lorella Cecconami, direttore generale di Ats Pavia

Vigevano, 8 ottobre 2024 – Appuntamento aperto al pubblico domani, mercoledì 9 ottobre alle 17, nella sala dell’affresco del castello, in piazza Ducale a Vigevano. Al centro dell’attenzione, il valore della diagnosi precoce e di un supporto medico – psicologico nella cura delle demenze cognitive.

Le cifre del disagio

L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) stima che nel mondo i casi di demenza siano attualmente circa 50 milioni, mentre nella sola regione europea siano colpite oltre 10 milioni di persone. In Italia, due milioni di persone – e quattro milioni di familiari impegnati nella loro assistenza – soffrono di decadimento cognitivo. Seicentomila invece sono coloro che soffrono di Alzheimer.

In questo contesto si colloca il Centro per i disturbi cognitivi e le demenze di Vigevano e Lomellina (Cdcd), curato dalla Fondazione Mondino nell’ambito delle attività dell’Ats di Pavia all’interno del poliambulatorio “Ars Medica” di via del Carmine 27 a Vigevano, e punto di riferimento per tutti i pazienti affetti da disturbo della memoria, deterioramento cognitivo o demenza e per i loro familiari e caregiver.

Il servizio garantisce un’attività ambulatoriale medica e psicologica e un supporto innovativo e molto utile per i familiari oltre che per i pazienti.

L’obiettivo

"Il Centro per disturbi cognitivi e le demenze di Vigevano e Lomellina rappresenta un importante passo avanti nei servizi offerti alla comunità per la diagnosi e la cura –sottolinea Lorella Cecconami, direttore generale dell’Ats di Pavia – Speriamo possa diventare un punto di riferimento per tutti i pazienti affetti da disturbi della memoria, deterioramento cognitivo o demenza, e anche per i loro familiari e caregiver, offrendo supporto, consulenza e un percorso di assistenza personalizzato per migliorare la qualità della vita di chi ne ha più bisogno".

Attenzione ai sintomi

A volte anche una apparentemente banale dimenticanza, come non ricordare dove è stato messo un oggetto, se si ripete nel tempo può essere un campanello di allarme. Così come avere difficoltà nella gestione delle semplici e ripetitive attività quotidiane o nell’articolazione del linguaggio e nel ricordo delle parole. Il decadimento cognitivo è un processo naturale per l’essere umano, ma purtroppo non è sempre così.

Accade infatti che un cambiamento del comportamento o dell’umore possa essere invece il primo sintomo di un decadimento cognitivo. Sotto il profilo clinico, quando la perdita è di entità tale da compromettere in maniera significativa lo svolgimento delle attività quotidiane, il lavoro, la relazione sociale, si parla di demenza.

Il percorso

Il servizio interessa diversi ambiti, dalle prime visite neurologiche e di controllo alla somministrazione di test neuropsicologici, dalla realizzazione di colloqui psicologici con i caregiver fino ai percorsi di riabilitazione e stimolazione cognitiva per i pazienti.

“Il percorso – spiega Gianni Bonelli, direttore generale della Fondazione Mondino – è la testimonianza concreta di quanto sia importante la presa in carico del paziente nella sua globalità e di come sia possibile rispondere alla necessità di facilitare la vita dei pazienti, e dei caregiver, nella cura e nell'assistenza. La complessità di queste patologie impone di lavorare su più fronti specialistici che testimoniano l’impegno di Fondazione Mondino in tutto il percorso di ricerca, la clinica e la successiva presa in carico”