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Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia
Venezia - "Noi come Regione abbiamo posto la questione, in linea con le direttive europee dell'Ecdc. Per definire 'caso Covid', lo dice l'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), servono due criteri: una malattia con sintomi simil-influenzali e un tampone positivo. Questo significa che il paziente positivo senza sintomi non è un caso da trattare come un paziente Covid". L'ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia commentando i dati sulla diffusione del Covid. "Noi chiederemo di adottare le linee guida dell'Ecdc, che non significa che c'è 'magheggio' nei numeri - ha spiegato - il caso tipico è la partoriente che arriva in ospedale per partorire e lì scopriamo che ha il Covid: noi chiediamo che questi casi vengano depennati dalle statistiche".
Un dibattito, quello sui dati della pandemia, aperto da alcuni giorni. Ieri ad esempio la Lombardia ha annunciato che da domani distinguerà i ricoverati Corona tra quelli veramente Covid-dipendenti, per polmoniti e gravi insufficienze respiratorie, e quelli in area Covid solo perché positivi al tampone d’ingresso. Non nei dati inviati al Ministero, "non avendo ancora ricevuto nuove indicazioni", ma intanto per "una rappresentazione più realistica della pressione causata dal Covid sugli ospedali".