Aosta, 19 febbraio 2021 - Niente bianco per la Val d'Aosta. E' sfumato al fotofinish il sogno di diventare la prima regione in zona bianca, il quarto livello introdotto dal Dpcm di gennaio che consentirebbe una serie di riaperture, a partire dai ristoranti aperti a cena e, nel caso della piccola regione alpina, dallo sci amatoriale. A spegnere le speranze della regione i dati contenuti nella bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss: per accedere a questa ambitissima fascia servono tre settimane di fila con incidenza sotto i 50 casi per centomila abitanti e rischio basso.
La Val d'Aosta, dopo due settimane in cui rientrava in questi parametri, ha mancato il risultato nell'ultima settimana, con un'incidenza salita a 50,39 (era 41,59 sette giorni fa e soprattutto una classificazione complessiva del rischio che da bassa sale a moderata. Anche l'Rt, peraltro, aumenta da 0,77 a 0,92, con l'intervallo maggiore di confidenza addirittura sopra 1 (1,18). Tutti elementi che lasciano la Val d'Aosta in fascia gialla.
La nuova mappa delle zome Covid
Ma come cambia la mappa a colori dell'Italia? Da domenica 21 febbraio, il quadro completo delle Regioni non prevede nessuna fascia rossa, ma Umbria e Provincia di Bolzano hanno già predisposto zone rosse a livello regionale. Campania, Emilia Romagna e Molise passano in zona arancione.
In fascia rossa: nessuna regione
In fascia arancione: Abruzzo, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise.
In fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto. Nessuna regione in fascia bianca.
In fascia bianca: nessuna regione
La Lombardia resta in giallo
La Lombardia resta invece zona gialla, fascia in cui si trova dall'inizio di febbraio. "La Lombardia resta gialla - ha scritto il governatore su Twitter -. Siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate a mantenere la Lombardia il più possibile libera da restrizioni. Serve massima attenzione da parte di tutti. Serve che arrivino i vaccini".