Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna entreranno in zona bianca a partire da lunedì 31 maggio. A favore di questa decisione hanno giocato i buoni numeri della situazione epidemiologica. "C'è un trend in decrescita dell'incidenza in tutte le regioni negli ultimi 14 giorni - sottolinea Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) in conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia -. Siamo a 47 casi su 100mila rispetto ai 66 casi su 100mila della settimana precedente. Dati che segnalano una continua decrescita, anche se ci sono ancora Regioni con 80 casi su 100mila". Un'incidenza ancora più bassa nelle regioni che da lunedì vedranno sparire anche la limitazione del coprifuoco: 18 in Friuli, 12 in Molise e 13 in Sardegna (con un Rt a 0,5).
Ma c'è di più. Con l'arrivo dell'estate, il 21 giugno, l'Italia potrebbe essere tutta in zona bianca e nello stesso giorno potrebbe dire addio, almeno all'aperto, all'utilizzo delle mascherine, uno dei simboli di quest'anno e mezzo di pandemia.
L'Rt italiano a 0,72 e cala anche l'incidenza
- Le regole della zona bianca
- Sperano anche le altre regioni
- La road map delle riaperture
- I ristoranti
Le regole della zona bianca
Nella zona bianca sparisce il coprifuoco e si potranno anticipare le riaperture di quelle attività al chiuso come piscine, centri benessere e termali. Dunque la vita torna a una quasi normalità pre Covid, salvo che per mascherine, igienizzazione e distanziamento. "Rimane l'obbligo di mascherina e del distanziamento - ha ricordato ha detto Mariastella Gelmini, ministra degli Affari regionali- ma è un progressivo ritorno verso la normalità. Non è un liberi tutti, restano le precauzioni, ma grazie alla riduzione dei contagi e del numero delle vittime e alla buona riuscita della campagna vaccinale, stiamo andando in una buona direzione".
Sperano anche le altre regioni
La settimana prossima toccherà ad Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, scese da due settimane sotto quota 50 e il 14 giugno sarà la volta di Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Sempre che non cambi il trend della pandemia, cosa che nessun indicatore ad oggi fa credere.
"Se i numeri continuano in questo modo diventeremo sicuramente zona bianca". Lo ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell'evento Salute Direzione Nord "Un cambio culturale: la salute da costo a valore sociale", la kermesse degli Amici delle Stelline - fondata da Fabio Massa - organizzata da Inrete Srl e Fondazione The Bridge, con il patrocinio di Regione Lombardia. "Il 14 di giugno - ha proseguito Fontana- salvo che il Governo non modifichi qualche disposizione, saremo in zona bianca. Sto andando a un incontro per capire quali nuovi provvedimenti intendono assumere, se bisogna cambiare qualcosa, faremo delle proposte quantomeno per dare piu' liberta' all'interno della zona bianca. Per la Lombardia io credo che bisogna ridare la possibilità di aprire tutte le attività commerciali ed essere attrattivi nei confronti del turismo".
Il bollettino Covid di oggi: 3.738 nuovi casi e 126 morti
Le tappe nelle Regioni gialle
Per quelle Regioni che non passeranno in zona bianca ma resteranno in "giallo" rimangono i vigore le scadenze previste dal governo Draghi. Eccole:
1 giugno: sarà possibile consumare cibi e bevande alcoliche anche all'interno dei locali. Assistere a una competizione sportiva all'aperto, con una capienza non superiore al 25% di quella consentita dall'impianto e comunque non superiore alle mille persone.
7 giugno: il coprifuoco viene posticipato di un'altra ora, a mezzanotte.
15 giugno: tornano le feste di matrimonio e riaprono i parchi tematici.
21 giugno: scomparsa del coprifuoco
1 luglio: riaprono piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casinò, i centri ricreativi e sociali, i corsi di formazione pubblici e privati.
I ristoranti
Dal primo giugno torna il servizio all'interno dei ristoranti. Oltre 22mila imprese lombarde della ristorazione potranno tornare a lavorare perché finalmente in grado di sfruttare gli spazi all'interno. Un primo passo, parziale, verso il ritorno alla normalità in attesa della zona bianca e della conseguente caduta anche del limite orario imposto dal coprifuoco. "Una boccata d'ossigeno per bar e ristoranti che non avendo spazi all'esterno, erano in forte difficoltà - osserva Confcommercio Lombardia -. Pensiamo anche alle attività nelle zone di montagna, fortemente condizionate, nella fruizione degli spazi all'aperto, dalle temperature. Dal primo giugno insomma, potranno, seppur con le importanti limitazioni dovute alle norme di sicurezza, tornare a lavorare e si potrà quindi sanare una prima, grave, distorsione. Fermo restando il sollievo per l'intero comparto".