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Caffè al bar, spostamenti, seconde case: nuove regole e piano controlli del Viminale / PDF

Da lunedì 26 aprile la maggior parte delle regioni sarà in zona gialla ma non è un liberi tutti. Ecco la circolare ai prefetti con norme e comortamenti da mantenere

I controlli anti Covid

I controlli anti Covid

Da domani torna in zona gialla  la maggior parte delle regioni d'Italia, Lombardia in primis.  Il Viminale ha specificato in una circolare ai prefetti  norme e comportamenti da mantenere. Con una premessa generale da parte del ministero dell'Interno: "E' di tutta evidenza che il superamento di alcune precedenti restrizioni o limitazioni dovrà essere attentamente monitorato per verificare l'eventuale sussistenza di comportamenti difformi dal quadro regolatorio, suscettibili, in quanto tali, di determinare condizioni di aggravamento del quadro epidemiologico".  Traduzione non è e non sarà un liberi tutti. Anzi i controlli saranno aumentati.

Ecco la circolare del Viminale

Scuola

"Tenuto conto del ritorno in zona gialla di un numero considerevole di territori regionali, è verosimile che condizioni di assembramento si possano verificare nelle fasce orarie antimeridiane, corrispondenti al contemporaneo inizio delle attività scolastiche e di quelle commerciali. Ne consegue  che specifici controlli andranno effettuati in prossimità di tali orari, anche allo scopo di intervenire su eventuali situazioni di criticità"." Per questo si sottolinea l'importanza che gli istituti scolastici organizzino entrata e uscita dei ragazzi in fasce orarie differenziate anche  per "ridurre l'impatto sul sistema dei trasporti". Il tutto con il dichiarato intento di assicurare "l'integrale didattica in presenza anche per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado". Conferma la capienza al 50 per cento dei posti sui mezzi pubblici. 

Movida

Interventi mirati sono previsti , specie nelle grandi città,  sui fenomeni di aggregazione, soprattutto in occasione dei fine settimana e delle giornate festive e prefestive. Sono quelli che il  Viminale invita a "disporre" con la circolare ai prefetti diramata oggi con la specifica che i controlli siano predisposti in maniera da assicurare anche  il pieno coinvolgimento anche delle polizie locale, specie negli scenari nei quali l'impiego di tali operatori può' risultare particolarmente incisivo ai fini della corretta osservanza delle disposizione comportamentali anti Covid 19. 

Autocertificazione e "passaporto"

Liberi gli spostamenti, "per qualsivoglia ragione",  nelle  regioni in zona gialla. E' confermato, invece, il divieto di spostamenti in entrata e in uscita dai territori  in zona arancione.  "Tuttavia - spiega il  Viminale -, oltre che per comprovate esigenze di lavoro, stato di necessità' e motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio e abitazione, gli spostamenti sono ora consentiti anche alle persone munite di una certificazione attestante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid o di guarigione dall'infezione, ovvero lo stato di negatività' a test molecolare o antigenico rapido". 

Sport

A partire dal 26 aprile e nelle zone gialle, è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attivita' sportiva anche di squadra e di contatto ma resta vietato l'uso degli  spogliatoi

Al bar e ristorante

Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutte conviventi. nella fascia oraria compresa tra le ore 5 e le 22. Fino al 31 maggio, si legge ancora nella circolare, "il servizio al banco rimarrà' possibile in presenza di strutture che consentano la consumazione all'aperto"

Teatri e cinema 

 Gli spettacoli previsti nelle sale teatrali, da concerto, cinematografiche, nonché nei live club e in altri locali o spazi anche all'aperto, dovranno svolgersi in via esclusiva, con posti a sedere e assegnati, e a condizione che sia assicurato il mantenimento della distanza interpersonale di un metro, sia tra gli spettatori non abitualmente conviventi, sia tra il personale addetto ai lavori.. Il Viminale, quale capienza massima dei locali, individua "una misura non superiore al 50 per cento rispetto a quella autorizzata" e fissa un "limite di partecipazione agli spettacoli in 1000 unità  per le iniziative all'aperto e in 500 spettatori in ogni singola sala, per quelle nei luoghi chiusi". Se non sara' possibile osservare queste misure, "lo svolgimento degli spettacoli non e' consentito". Restano chiuse sale da ballo e  discoteche.