ENRICO CAMANZI
Cultura e Spettacoli

Franco Battiato e Milva, scomparsi a un mese di distanza: "Alexanderplatz" e la Sicilia

La Pantera di Goro, morta il 24 aprile, fu una delle muse del maestro di Milo. Il brano simbolo della loro collaborazione è un quadro della vita quotidiana a Berlino Est

Franco Battiato e Milva

Se ne sono andati a nemmeno un mese di distanza l'uno dall'altro. Franco Battiato, 76 anni, cantautore che ha saputo mescolare come nessuno la musica colta e il pop scomparso oggi e Milva, 81 anni, la magnetica chanteuse deceduta il 24 aprile scorso, furono i protagonisti di una delle collaborazioni più interessanti e fortunate degli anni '80.

La vita quotidiana a Berlino Est

Il brano simbolo della loro relazione artistica è sicuramente "Alexanderplatz", interpretazione di classe assoluta da parte di Milva che Battiato riadattò da un altro pezzo, "Valery" di Alfredo Cohen, reinterpretandolo con il suo gusto per gli arrangiamenti essenziali eppure ricchi di sfumature, che si sposa in pieno con la voce potente e ieratica di Milva. Il testo fu riscritto dal maestro di Milo e la piazza immortalata nel titolo è una delle piazze più note dell'allora Berlino Est. La canzone è un quadro della vita quotidiana nella Germania Orientale pre-caduta del muro, fra viali semideserti durante la sera, neve che cade nel silenzio e i "quattri passi fino alla frontiera". Il brano, che divenne uno dei cavalli di battaglia di Milva, cantato sui palchi di tutto il mondo, fu inserito nell'album "Milva e dintorni", pubblicato nel 1982, anche questo frutto della collaborazione fra Battiato - autore di tutti i testi e gli arrangiamenti - e la Pantera di Goro.

Una relazione artistica fruttuosa

Il disco - a cui partecipò, fra gli altri, Alberto Radius, storico chitarrista di Lucio Battisti e dei Formula 3, fu concepito a Milo, nello studio "di casa" di Battiato. Così Milva raccontò il suo impatto con la Sicilia. "Arrivai a Catania e vidi la terra così nera. Mano a mano addentrandomi verso la villa di Franco Battiato era sempre più nera - raccontò l'interprete - C’è l’Etna, certo, la polvere di lava è dovunque, però al momento non collegai, rimasi sconcertata. A un certo punto pensai che doveva essere nera persino l’acqua della piscina". "Milva e dintorni" fu il primo album di una trilogia di album - non consecutivi - che include "Svegliando l'amante che dorme" (1989) e "Non conosco nessun Patrizio" (2010). Nella memoria rimane anche l'esibizione di Milva davanti alla Porta di Brandeburgo nel 1990, quando cantò "Alexanderplatz" poco dopo la caduta del Muro.