MASSIMILIANO MINGOIA
Cultura e Spettacoli

Bomba o non bomba (atomica). Oppenheimer finisce alla sbarra

Lunedì ai Filodrammatici “La Storia a Processo“. Ne parliamo con l’ideatrice e curatrice Elisa Greco: "Festeggiamo i 10 anni del format. Sull’ordigno il dilemma è: più responsabili gli scienziati o i politici?".

La ideatrice e curatrice di La Storia a Processo“ Elisa Greco

La ideatrice e curatrice di La Storia a Processo“ Elisa Greco

Citando Antonello Venditti, potremmo sintetizzare con un “Bomba o non bomba“? Lunedì alle 20.30, al Teatro dei Filodrammatici, il format “La Storia a Processo“ metterà alla sbarra J. Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica, interpretato dal giornalista Massimo Sideri. Il presidente della Corte sarà l’avvocato Alessandro De Nicola, l’accusa sarà affidata al procuratore Eugenio Fusco, la difesa all’avvocato Laura Cossar. Ne parliamo con l’ideatrice e curatrice de “La Storia a Processo“, Elisa Greco, colei che ha lanciato il format nel 2014, a Milano ma non solo.

Il processo a Oppenheimer potrebbe spaccare la platea dei Filodrammatici, che alla fine del processo voterà per la colpevolezza e l’assoluzione dell’imputato. "C’è una grande attenzione su questo evento. Da una settimana è già “tutto esaurito“. Quello a Oppenheimer sarà un processo che avrà un significativo legame con i fatti dell’attualità. Lunedì ci sarà l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e saranno passate poche ore dalla firma della tregua tra Israele e Hamas. La Corte dei Filodrammatici si interrogherà su un tema cruciale: di chi è la responsabilità finale? Di chi costruisce la bomba, applica le leggi della fisica e fa una scoperta scientifica o di chi decide di fare esplodere l’ordigno?".

Un dilemma etico tra le diverse responsabilità degli scienziati e dei politici. "Esatto. Potremmo sintetizzare con due immagini: gli scienziati che esultavano dopo lo scoppio della prima bomba nel deserto e Hiroshima devastata dall’ordigno lanciato da un aereo statunitense. Io stessa ho molto dubbi sull’esito di questo processo e sono curiosa di capire cosa decreterà il pubblico milanese".

Sono passati dieci anni dall’inizio di “La Storia a Processo“. Tempo di bilanci? "Abbiamo iniziato nel gennaio 2024 a Milano e Roma. Due programmazioni diverse, non facciamo mai prove prima e non ripetiamo lo stesso spettacolo due volte. Tranne in un caso".

Quale? "Il processo alla ex premier britannica Margaret Thatcher. Ne sono stati fatti due, ma a distanza di otto anni, a Roma e a Milano. La Lady di Ferro è stata assolta in entrambi i processi".

Il verdetto popolare che l’ha più sorpresa? "La condanna dell’ex presidente francese François Mitterrand. Il quotidiano transalpino Le Figaro ha scritto tre articoli sul nostro show, perché non si capacitava che la platea italiana avesse condannato Mitterrand. Personalmente mi ha sorpreso anche la condanna dell’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon".