Se sei il leader di una delle band più popolari del pianeta, in attività da 45 anni, con alle spalle una serie di album che hanno fatto la storia del rock, puoi anche permetterti giudizi sprezzanti sul tuo conto. Bono Vox, cantante degli U2, gruppo irlandese che in carriera ha venduto oltre 200 milioni di dischi, in un'intervista rilasciata a un podcast specializzato, ha rivelato un paio di cose che proprio non gli vanno giù del gruppo.
In primis il nome. Quella brevissima sigla - la cui ispirazione arriva da un aereo spia dell'azienda Lockheed risalente agli anni '50 - se non altro ha avuto il pregio di essere facile da ricordare. Bono, però, dialogando con i responsabili di Awards Chatter, ha detto che a lui quel nome proprio non piace. Per un motivo ben preciso. "Nella nostra testa - ha detto - era futuristico. Poi è diventato una sorta di accettazione implicita di quello che quell'aereo significava". Questo nonostante ci fosse chi aveva opinioni opposte. Come Paul McGuinness, il primo manager della band. "Diceva 'Guarda è un bel nome, starà bene sulle magliette. Una lettera e un numero'. Ma a me non ha mai convinto".
Finita qui? No, davvero. Perché il cantante nativo di Dublino ha chiarito che quando alla radio passano le canzoni degli U2, lui subito cambia stazione. E che la maggior parte di quei brani nemmeno gli piace troppo. Del repertorio salva "Miss Sarajevo", eseguita insieme al tenore italiano Luciano Pavarotti, suo grande amico che lo invitò a esibirsi in duetto all'evento "Pavarotti and friends". "E' quella che ascolto di più", ha svelato sempre durante l'intervista con il podcast. Promossa anche "Vertigo", primo singolo dell'album "How to dismantle an atomic bomb", risalente al 2004. "Sono orgoglioso per il modo in cui si connette con il pubblico"
E gli altri pezzi? "Mi imbarazzano", ha detto Bono (utilizzando l'espressione "make me cringe", parola entrata nel vocabolario comune grazie a svariati meme). Tanto che in diverse occasioni, sono sempre sue parole, il cantante si è trovato ad arrossire, solo a sentirli trasmessi via radio.