DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Cani sciolti, dedicato a chi dice no. Balletto civile e i non allineati

"Sono il cane sciolto, lo straniero nella mia nazione. E fuori dal recinto resta la mia posizione". Cantavano così...

"Sono il cane sciolto, lo straniero nella mia nazione. E fuori dal recinto resta la mia posizione". Cantavano così i Sangue Misto. Trent’anni fa, che quasi non ci si crede (da ascoltare e riascoltare l’album SxM). Sempre dalla parte di quella varia umanità non allineata. Cresciuta a pane e dissenso. Che poi è l’orizzonte di cui racconta anche Emanuela Serra, da stasera a domenica al Teatro della Contraddizione con "Loose Dogs". Cani Sciolti. Produzione Balletto Civile, con cui la danzatrice collabora da sempre. Qui però muovendosi in solitaria, per una performance che rientra nel ciclo "Maledetti quei Fiori". Una coreografia. Ma non solo. Visto che la parola arriva comunque dritta. Inattesa base su cui costruire gesti, suggestioni, immagini. Non a caso pare che il lavoro nasca ispirato a una serata di slam poetry. Scritture altre, da condividere senza paracadute. Di base quindi è un atto poetico quello in scena in via Della Braida. Accolti in un spazio indefinito. Ma non c’è da sentirsi perduti. A condurre per mano ci pensa infatti quel corpo. D.V.