FRANCESCO PIOPPI
Cultura e Spettacoli

Carla Badiali fra dipinti e collage. La storia del “Gruppo di Como“

L’intera carriera di una delle rappresentanti più accreditate dell’astrattismo italiano, Carla Badiali, è in mostra alla M77 Gallery di...

L’intera carriera di una delle rappresentanti più accreditate dell’astrattismo italiano, Carla Badiali, è in mostra alla M77 Gallery di...

L’intera carriera di una delle rappresentanti più accreditate dell’astrattismo italiano, Carla Badiali, è in mostra alla M77 Gallery di...

L’intera carriera di una delle rappresentanti più accreditate dell’astrattismo italiano, Carla Badiali, è in mostra alla M77 Gallery di via Mecenate 77, che fino al 15 marzo ospita "geometria e poesia", con più di 50 opere, tra dipinti, disegni e collage. La retrospettiva è curata dallo storico e critico d’arte Luigi Cavadini, autore del Catalogo generale dell’opera dell’artista comasca, nata a Novedrate nel 1907 e scomparsa nel 1992, e ripercorre l’intera carriera di Carla Badiali, lungo sei decenni: dalla prima metà degli anni Venti fino alla fine degli anni Ottanta. Un percorso costruito in collaborazione con gli eredi dell’artista, che si apre con la fase legata alla figura, riconducibile a un breve arco temporale, all’incirca tra il 1925 e il 1932, tra cui spicca il delicato Autoritratto del 1926, un pastello colorato su carta. Un momento che l’artista ha quasi negato, affermando che di non essere "mai passata da un periodo figurativo a uno astratto", e di aver cominciato subito con le composizioni astratte. Fin da subito, Carla

Badiali ha fatto parte del "Gruppo Como", protagonista del dibattito artistico e di confronto con gli astrattisti milanesi riuniti attorno alla Galleria del Milione. Una delle poche, in un momento storico in cui alle donne non veniva dato molto credito, ma sostenuta sulla strada dell’astrazione da Manlio Rho, una delle figure di riferimento, dell’avventura astratta nata sulle rive del Lario. Tra le tante opere, trovano spazio anche i collage, "luogo di sperimentazione e di scansione spaziale e plastica", che Carla Badiali considerava uno strumento più immediato, e forse più efficace, del disegno. La mostra, a 35 anni dall’antologica di Como del 1990, si chiude con un excursus sull’astrattismo comasco e sui suoi esponenti: da Manlio Rho a Mario Radice, da Aldo Galli a Carla Prina ad Alvaro Molteni.

Paola Pioppi