SIMONA BALLATORE
Cultura e Spettacoli

Ciak sul cinema del futuro. A Milano 70 giovani da tutta Italia: "Salviamo le sale in dieci azioni"

Il forum per under 18 di Cineteca che si interrogano su spazi, storie che mancano e intelligenza artificiale "Non basta la proiezione del singolo film, servono esperienze che invitino ad approfondire e a confrontarci".

Il forum per under 18 di Cineteca che si interrogano su spazi, storie che mancano e intelligenza artificiale "Non basta la proiezione del singolo film, servono esperienze che invitino ad approfondire e a confrontarci".

Il forum per under 18 di Cineteca che si interrogano su spazi, storie che mancano e intelligenza artificiale "Non basta la proiezione del singolo film, servono esperienze che invitino ad approfondire e a confrontarci".

"Siamo qui con la voglia di cambiare la didattica e di salvare il cinema, adesso. Dovrebbe entrare nella scuola come il tema d’Italiano, perché può essere uno strumento efficace per esprimerci, per farci uscire dal convenzionale, apre orizzonti". Riccardo Sicari è arrivato dalla Calabria ed è al Mic - il Museo interattivo del cinema - con altri 70 studenti da 56 scuole di tutta Italia e i delegati di tre festival. C’è fermento per “CinemaSarà“, il forum per under 18 nato in Cineteca Milano per riflettere e coprogettare con le ragazze e i ragazzi di 16-19 anni nuove modalità per creare e fruire il cinema del futuro.

Cinque i tavoli che si interrogano sugli spazi e le sale, sul ruolo dei territori e dei festival, su storie e personaggi che mancano, sui mestieri del cinema e la didattica, sulle ultime frontiere. Parallelamente le insegnanti sono in biblioteca, a condividere buone pratiche. Tre giorni di lavoro che culminano con un manifesto, in 10 azioni pratiche. Sono arrivate delegazione dalla Puglia, dalla Calabria, dal Lazio, dal Piemonte, dalla Lombardia, da Toscana, Emilia Romagna e Veneto.

"Abbiamo prima lavorato con 37 classi – spiega Silvia Pareti, segretario generale di Cineteca Milano – poi ciascuna ha scelto i propri delegati che sono venuti qui: è un progetto di cittadinanza attiva. Rimango sempre sorpresa dall’impegno dei ragazzi, dal rispetto che hanno delle idee degli altri e anche dalle loro proposte: credono nel cinema, ci puntano. E rincuora". Quest’anno c’è stata anche la collaborazione dell’Associazione Festival Italiani di Cinema. "E i ragazzi hanno colto anche l’opportunità dei festival, come motore di sviluppo – spiega Pareti –, non solo per i cinefili. Tengono molto alla valorizzazione del territorio. E hanno uno sguardo aperto sull’Europa".

Ad aiutare gli studenti nella discussione è Martina Sciannamè, che lavora anche come docente al Politecnico di Milano: "Ho creato una struttura guidata che li mettesse nella condizione di esprimersi, per favorire il dialogo e ripartire dal basso, per dare il potere in mano ai ragazzi, che devono portare avanti il loro progetto. L’idea e la voglia di esprimersi le hanno, bisogna metterli nella condizione di farlo, creare spazi".

Martina Vanini è all’ultimo anno di Servizi culturali dello Spettacolo a Varese ed è entusiasta: "È una bellissima esperienza – racconta –. Io vado spesso al cinema, sapere che posso aiutare con nuove idee mi stimola a partecipare. In una società iperconnessa e che ci ha chiusi più in noi stessi, il cinema può tornare a essere un luogo di ritrovo dove possiamo stare insieme, parlare, confrontarci".

"Deve essere un’esperienza – aggiunge Lorenzo –, andare oltre alla proiezione singola del film. Anche per riportare i giovani al cinema e le famiglie: se non si può abbassare il prezzo del biglietto, perché sarebbe folle e impossibile per l’industria cinematografica, bisogna offrire qualcosa di più forte: incentiverebbe i genitori". Sotto la lente anche l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie: "Anche da noi ci sono due fazioni, c’è chi vorrebbe stoppare tutto per preservare il cinema tradizionale e chi pensa sia un grande vantaggio per il cinema del futuro – commenta Mattia –. Interrompere lo sviluppo non si può, ma si può essere capaci di gestirla e sperimentare".