ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Cinematic Orchestra, eterna avanguardia: "Il nostro concerto come in un film"

Jason Swinscoe, passato dalla punk band ai tempi del liceo al Nu jazz. "Ma non servono etichette..."

The Cinematic Orchestra

The Cinematic Orchestra

Milano – Dziga Vertov reinventato. Propagandismo, futurismo, meraviglia e nitrato d’argento si fondono e si confondono ne “L’uomo con la macchina da presa”, classico della filmografia sovietica di fine anni Venti che The Cinematic Orchestra musica dal vivo questa sera sul palco del Castello Sforzesco in uno dei concerti più interessanti del cartellone 2024. L’idea di dare un’onda sonora al classico di Vertov ne ha sedotti tanti, da Michael Nyman a Franco Battiato, da Pierre Henry alla band cagliaritana dei Sikitikis, ma la Cinematic Orchestra è forse quella che ha saputo afferrare meglio lo spirito di quell’avanguardia in 35mm, grazie a musiche divenute nel 2002 pure un album di successo. A parlarne è Jason Swinscoe, passato dalla punk band dei tempi del liceo ad una passione sfegatata per Charles Mingus, Stanley Clarke o Jaco Pastorius arrivata in età adulta, oggi col sodale Dom Smith di un collettivo a composizione variabile protagonista di quel nu-jazz che lui, però, continua a considerare solo un’etichetta.

Jason, che programma avete preparato per Milano Viva?

"Eseguiremo le musiche di ‘A man with a movie camera’ accompagnando la riprodurre del film nella sua interezza, dall’inizio alla fine. Anche se in una chiave diversa, grazie all’abilità del nostro videomaker Ben che interverrà dal vivo sulle immagini con le stesse tecniche utilizzate a suo tempo da Vertov nella realizzazione del film".

Altre musiche?

"Qualcosa di ‘Necrology’, girato da Standish Lawder nel 1970, così come l’abbiamo riletto dodici anni fa nell’album ‘The Cinematic Orchestra presents In Motion #1’, più una sorpresa".

Com’è nato l’interesse per Vertov?

"Fui incaricato di scrivere queste musiche da presentare al Festival del Cinema di Porto nel 2001, quanto era Città Europea della Cultura. La prima esecuzione avvenne così nello storico Coliseu do Porto accolta con una standing ovation di 3.500 persone. Da allora, la Cinematic Orchestra ha portato lo spettacolo in tournée per il mondo, compresa Mosca, dove, in un paesino nelle vicinanze, scoprimmo trovarsi un’interprete del film ancora in vita. Ovviamente l’invitammo allo spettacolo, ma l’età avanzata le impedì di essere dei nostri. Vennero, però, i parenti e fu una gran bella serata".

Quali sono i registi che sente più affini alla sua musica?

"L’ultimo film di Wim Wenders ‘Perfect Day’ è davvero bello, ma m’è piaciuto molto pure ‘Killers of the Flower Moon’ di Martin Scorsese. Sono un grande fan pure di Wes Anderson che è un eccellente regista, più indie che hollywoodiano. Penso, però, che il più vicino a me sia Venders per quella introspezione, per quel tipo di esplorazione della bellezza, delle sfumature, dei colori, della profondità che rendono grande il cinema".