Cinque imperdibili mostre a Milano per le festività natalizie

Scopri le mostre di Edvard Munch, Ugo Mulas, Enrico Baj, Sandro Botticelli e Tim Burton a Milano durante le festività.

L’arte non va in vacanza. Cinque mostre (più una). Da Botticelli a Munch passando per Baj e Mulas

Scopri le mostre di Edvard Munch, Ugo Mulas, Enrico Baj, Sandro Botticelli e Tim Burton a Milano durante le festività.

Cinque mostre da non perdere, in vista delle imminenti festività natalizie. Per chi resta, ma anche per i tanti turisti che visiteranno Milano nei prossimi giorni. Palazzo Reale offre la possibilità (sino al 26 gennaio, se potete prendete una visita guidata) di ammirare la mostra di Edvard Munch (Norvegia, 1863-1944), grande sperimentatore, l’artista che è riuscito ad esprimere l’inesprimibile, il dolore, l’angoscia ma anche l’amore, la tenerezza.

Questa esposizione riporta, dopo 40 anni, Munch a Milano, a dieci anni dall’ultima grande mostra in Italia. L’Urlo, l’opera (più volte oggetto di furto) diventata simbolo di angoscia e tormento, c’è ma in una litografia, originale. Ma scoprirete ben altro, una versione inedita di Munch, che non era sempre e solo depresso; era anche un buon imprenditore di se stesso, gallerista, un performer ante litteram. E poi ci sono opere splendide come La morte di Marat, (1907), Notte stellata (1922-1924), Le ragazze sul ponte (1927), Danza sulla spiaggia (1904).

Per la fotografia, sempre a Palazzo Reale la mostra di Ugo Mulas, "fotografo totale" (sino al 2 febbraio) realizzata grazie all’archivio Mulas, diretto da Alberto Salvadori, "prezioso scrigno" che ne custodisce la memoria e ha dato origine a questa "operazione chirurgica", una rilettura complessiva dell’opera del grande fotografo a 50 anni dalla sua morte. Fotografia come "atto politico", eredità per le nuove generazioni. E c’è un focus, interessantissimo, su Milano nel Dopoguerra, la sua periferia, il dormitorio di viale Ortles, il bar Jamaica, luogo di ritrovo di intellettuali che Mulas comincia a frequentare fra il 1951 e il 1952.

Enrico Baj (Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003), uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, lo ritroviamo a Palazzo Reale nella Sala delle Cariatidi, a cent’anni esatti dalla nascita e a dodici anni dall’esposizione, nella stessa sala, de I Funerali dell’anarchico Pinelli, che per la prima volta sono integrati in un percorso antologico e in un dialogo puntuale con altri lavori del maestro.

Al Museo Diocesano si può ammirare L’Adorazione dei Magi, una delle più affascinanti e celebri opere di Sandro Botticelli (Firenze, 1445 - 1510), pittore simbolo del Rinascimento italiano. Ci sono anche le opere di un grande maestro della fotografia italiana, Giovanni Chiaramonte.

In mostra 40 immagini, suddivise in tre sezioni-capitoli (Italia, Europe, Americas) che ripercorrono oltre due decenni, dal 1980 ai primi anni del 2000, di ricerca intorno ai diversi modi di percepire il paesaggio e la veduta urbana, da sempre al centro della fotografia e della riflessione teorica di Chiaramonte.

Infine, tappa alla Fabbrica del Vapore: se amate Tim Burton è la mostra che fa per voi. Il regista dà vita ai suoi personaggi, con oltre 55 opere animate create in oltre 40 anni di folgorante carriera.

Stefania Consenti