
Il film "Mio caro assassino"
Quattro passi nel brivido. Per Halloween, dalle nebbie della Galleria del Corso affiora «Paura», la compilation di musiche horror anni '70 e '80 realizzata da Sugar mettendo mano allo sterminato catalogo Cam. Un’iniziativa accompagnata sul canale YouTube CamSugar da «Radio Paura», session h24 realizzata da alcuni dj. Acquisendo dieci anni fa il catalogo Cam, storica casa editrice e discografica fondata a Roma nel 1959 da Giuseppe Campi, l’etichetta milanese s’è assicurata qualcosa come 20 mila brani e quasi 3 mila colonne sonore firmate da oltre 500 compositori, incrementando il suo catalogo di oltre un terzo. Numerosissime quelle horror, tant’è che nella raccolta figurano 11 tracce inedite o quasi.
«C’è voluto Tarantino, con la sua passione per i film italiani esoterici, soprannaturali, splatter e slasher, per riportare attenzione su colonne sonore considerate di serie b come le pellicole da cui provenivano», ammette Francesco Bianconi dei Baustelle, testimonial del disco che il 3 novembre presenta, in videoconferenza, alla rassegna della Cineteca di Bologna «Sei note in nero: horror italiano». «E se anche sotto il profilo strettamente cinematografico non tutte le storie horror di quegli anni erano granché, da musicista mi piace sottolineare il livello sempre alto delle composizioni sonore, grazie anche al coinvolgimento di compositori che hanno fatto grande il cinema italiano». Ennio Morricone firma «Mio caro assassino» e «Ansimando», Bruno Nicolai «La notte che Evelyn uscì dalla tomba» e «La Dama Rossa uccide sette volte», Stelvio Cipriani «Il sesso del diavolo», «Deviation» e «Devil dance» (interpretato dai Goblin che tanto onore si sarebbero fatti assieme a Dario Argento), Riz Ortolani «L’Estrusco uccide ancora», Nico Fidenco «Il demonio in convento».
Della (sanguinaria) compagnia fanno parte pure Berto Pisano, Daniele Patucchi, Manuel De Sica (fratello di Christian), Adolfo Waitzman, Ettore De Carolis, Marcello Giombini, Carlo Maria Cordio, Stefano Liberati, Paolo Gatti, Alfonso Zenga, Daniele Patucchi, Luigi Ceccarelli, Franco Micalizzi. «La paura è mia nemica da così tanto tempo che è diventata il mio migliore amico – rivela Bianconi –. L’horror è un allenamento per combattere la mia partita quotidiana contro l’orrore del mondo».