MARIA GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

Con “L’opera seria“ il gran ritorno di Christophe Rousset

Questa volta andiamo nell’Impero d’Austria, luogo prestigioso in cui artisti e compositori di diversa provenienza sono protagonisti di una ricca...

Questa volta andiamo nell’Impero d’Austria, luogo prestigioso in cui artisti e compositori di diversa provenienza sono protagonisti di una ricca...

Questa volta andiamo nell’Impero d’Austria, luogo prestigioso in cui artisti e compositori di diversa provenienza sono protagonisti di una ricca...

Questa volta andiamo nell’Impero d’Austria, luogo prestigioso in cui artisti e compositori di diversa provenienza sono protagonisti di una ricca scena teatrale, ovviamente in lingua italiana, infatti siamo nella seconda metà del Settecento.

Nelle magie bizzarre del secolo nella raffinata corte viennese nasce “L’opera seria” (1769), satira acuminata dell’ambiente teatrale prima della riforma gluckiana messa in musica dal compositore di origine boema Florian Leopold Gassmann su libretto di Ranieri de’ Calzabigi (non a caso noto soprattutto come librettista di Gluck), in scena alla Scala per cinque rappresentazioni dal 29 marzo al 9 aprile con la direzione di Christophe Rousset (nella foto), regia e costumi di Laurent Pelly e scene di Massimo Troncanetti.

Gran ritorno di Rousset, cembalista, direttore d’orchestra raffinato e geniale che, sempre per la Scala, nel 2021 ha diretto “La Calisto” capolavoro barocco veneziano di Cavalli che racconta: "La verosomiglianza delle azioni, come in Goldoni, porta a voci normali, nessun castrato. Nel finale si torna a Venezia durante il Carnevale, Le figure delle madri anziani saranno rappresentate da uomini".

È un’opera sull’opera e richiede agli interpreti virtuosismo vocale, scioltezza scenica e vis comica: qualità perfettamente rispecchiate nel cast scaligero che riunisce nella parte dell’impresario Fallito Piero Spagnoli, in quella del librettista Delirio Mattia Olivieri, come compositore Sospiro Giovanni Sala, mentre i soprani Stonatrilla, Smorfiosa e Porporina sono Julie Fuchs, Andrea Carroll e Serena Gamberoni, accompagnate dalle rispettive madri Bragherona, Befana e Caverna interpretate da Alberto Allegrezza, Lawrence Zazzo e Filippo Mineccia.

Sabato l’opera sarà trasmessa in diretta da Rai Radio Tre. Giovedì 3 aprile in diretta su LaScalaTv dalle ore 19.15. G.L.