"Da Vienna a Milano . Il Conservatorio mi dà sicurezza"

A otto anni ha scoperto il pianoforte, senza sapere che sarebbe stata la sua vita. Monica Zhang, nata a Milano...

A otto anni ha scoperto il pianoforte, senza sapere che sarebbe stata la sua vita. Monica Zhang, nata a Milano...

A otto anni ha scoperto il pianoforte, senza sapere che sarebbe stata la sua vita. Monica Zhang, nata a Milano...

A otto anni ha scoperto il pianoforte, senza sapere che sarebbe stata la sua vita. Monica Zhang, nata a Milano diciassette anni fa, ex artista residente per la Società dei Concerti di Milano, è una delle più promettenti pianiste italiane. La scorsa estate è stata invitata dalla Theo Lieven Foundation di Vienna – unica musicista del nostro Paese- per seguire importanti corsi di perfezionamento con alcuni dei maggiori pianisti internazionali. Ma la sua ricerca di bellezza non è ancora finita. Il 26 febbraio si esibirà presso la Sala Verdi del Conservatorio con la Bodensee Philarmonie diretta da Gabriel Venzago con il Concerto “Jeunehomme“ di Wolfgang Amadeus Mozart.

Lei sta per diventare maggiorenne. Cosa si aspetta?

"Dal 20 gennaio mi sentirò un po’ più vecchia… In realtà mi aspetto di continuare la mie giornate di sempre con la musica, con maggiore consapevolezza, opportunità e di maturare in tutti gli aspetti della mia vita, in particolare nel rapporto con il mio pianoforte. Vorrei fare un passo importante nel crescere come persona e come artista".

Cos’ha imparato dall’esperienza di Vienna?

"È stata la mia prima esperienza all’estero da sola per nove settimane senza i miei genitori: mi ha fatto crescere tantissimo, ho potuto conoscere tanti artisti internazionali che sono stati fonte d’ispirazione, giovani pianisti pieni di sogni come me, grandissimi Maestri, come Elisso Virsaladze, Arie Vardi, Robert Levin, Claudio Martinez Mehner".

E cosa le dà studiare al Conservatorio di Milano?

"Certezza. Ho un’insegnante molto preparata, la professoressa Frosini. Stiamo studiando un nuovo repertorio e mi sprona a fare sempre del mio meglio".

Grazia Lissi