ANDREA MORLEO
Cultura e Spettacoli

Easy Rider, la moto di Peter Fonda in vendita

All'asta per mezzo milione di dollari il chopper con cui Captain America che ha stregato intere generazioni

Easy Rider

Una delle motociclette più famose al mondo, quella guidata da Peter Fonda in Easy Rider, va all'asta per mezzo milione di dollari, circa 440mila euro. Quell'Harley Davidson trasformata in chopper con il suo serbatoio a stelle e strisce è divenuta un simbolo della storia del cinema e  della cultura hippy raccontata attraverso il viaggio di due giovani - Wyatt (Peter Fonda) e Billy (Dennis Hopper) - che in sella alle loro moto percorrono gli Stati Uniti, da New Orleans al deserto dell’Arizona, - nel primo "road movie" della storia  tra sesso droga e rock'n'roll. In realtà sarebbero quattro le motociclette utilizzate durante le riprese e secondo la casa d'aste - la Midland County Horseshoe Pavilion con sede nel Texas - sarebbe quella protagonista dell’incidente che chiude la pellicola. L'iconica motocicletta andrà all'asta a Midland, in Texas, il 5 giugno 2021.

La motocicletta Harley-Davidson del film 'Easy Rider' (Ap)
La motocicletta Harley-Davidson del film 'Easy Rider' (Ap)

Il modello

L'Harley Davidson è una Panhead del ’63 che dispone del V-Twin da 1.200 cc abbinato ad un cambio a 5 marce, sopra al bicilindrico giace il piccolo serbatoio a goccia con l’iconica livrea a Stelle e Strisce abbinato a vistose cromature. Catturano l’attenzione la lunghissima forcella, il manubrio esagerato e il grande sissy-bar posteriore. 

Il film cult

Easy Rider è un film cult, il primo vero "road movie" della storia girato non a caso nel 1969, l'anno di Woodstock che seppe interpetare alla perfezione la voglia di ribellione e di rottura con gli schemi sociali consolidati che animava queli anni inquieti. Sono gli anni della Guerra in Vietnam che costa migliaia di vite umane e per la prima volta vede il popolo americano diviso. Fonda e Hopper interpretano due motociclisti che viaggiano attraverso il sud-ovest americano con i proventi di un affare di droga. Quell'anno il film, prodotto con soli 400mila dollari, ottenne due nomination agli Oscar come miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista, Jack Nicholson. Qualcuno ha detto, non sbagliando affatto, che Easy Rider ha trasferito sul piccolo schermo quello che Jack Kerouac aveva raccontato in "On the Road".

Peter Fonda e un frame del film Easy Rider
Peter Fonda e un frame del film Easy Rider

Il mito  

L'adesione di Peter Fonda, figlio del mitico Enry e fratello di Jane, alla cultura hippie andava oltre l'immagine di celluloide. Fonda è stato amico personale dei Beatles, sperimentò l'Lsd con John Lennon, e l'esperienza lasciò una traccia nel disco Revolver del 1966. Amore per la vita, coraggio e libertà sono stati il suo credo anche quando venne osteggiato dalle major di Hollywood come ebbe modo di spiegare lui stesso: "Con Easy Rider travolgemmo ogni regola e scatenammo le ire degli studi, che odiavano me e Dennis Hopper. Solo Jack Nicholson se l'è cavata. A Hollywood pensavano che volessimo fare una rivoluzione: ci chiamavano giacobini. Il governo posso capirlo, ma perché Hollywood aveva tanta paura di noi? Certo, allora solo in certi film europei trovavo qualcosa di interessante. Ma per noi erano anni molto eccitanti". Non è un caso se nel giorno della sua scomparsa, il 17 agosto 2019 all'età di 79 anni, i familiari affidarono a un comunicato ufficiale il suo ricordo: "È uno dei momenti più tristi delle nostra vita e non siamo in grado di trovare le parole adatte per descrivere il nostro dolore", invitando però tutti i fan di Peter Fonda  "a celebrare il suo indomabile spirito e il suo amore per la vita. In onore di Peter, per favore brindate alla libertà". Non è un caso se nell'iconica colonna somnora di Easy Rider c'è anche la celeberrima Born to Be Wild degli Steppenwolf